Euro 2012: Italia in semifinale, giovedì sarà battaglia contro la Germania

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ROMA, 25 Giugno – Una sfida senza fine, ma l’Italia ce la fa. Inghilterra battuta ai rigori, match con tante occasioni sprecato da parte degli Azzurri. Decisivo Diamanti, che mette a segno la rete della vittoria. Attesa giovedì alle 20:45 la semifinale contro la Germania. “I ragazzi non sono stati bravi, di più!”, dichiara un galvanizzato Prandelli. “Abbiamo meritato di vincere. Abbiamo creato tante occasioni, abbiamo giocato con il cuore e con carattere. Siamo soddisfatti proprio per questo. Abbiamo giocato bene e siamo stati bravi a non farli ripartire, a quel punto loro hanno cercato lanci lunghi. Godiamoci questi dieci minuti e poi pensiamo alla Germania”, chiude il ct della Nazionale Italiana.

“E’ stata una vittoria meritata, i rigori hanno fatto giustizia del nostro dominio durante la partita”, dice l’uomo-gol Diamanti. “E’ giusto così, abbiamo disputato una grande partita, una battaglia dal primo all’ultimo minuto. Emozioni particolari tra il rigore e l’esultanza? No, pensavo solo di andare ad abbracciare Buffon che mi aveva detto di allargare il tiro”. “Ho visto il portiere che era bello carico”, commenta Pirlo rispetto la propria decisione di segnare ‘a cucchiaio’, “e ho pensato di fare così, è stato più facile tirarlo così. Al portiere la cosa ha creato un po’ di pressione”.

“Sì, ho temuto la beffa perché quando comincia una lotteria puoi vincere o perdere. Però penso che abbiamo meritato la semifinale perché nei 120 minuti di gioco siamo stati i migliori in campo”, sottolinea un fiero Buffon. Abbiamo fatto una partita gagliarda, da squadra importante”. “Dopo l’errore di Montolivo ho pensato solo che doveva fare una parata perché i miei compagni se lo meritavano e penso che me lo meritavo anche io. Non sono uno che fa i salti di gioia perché arriva in semifinale”, conclude il portiere degli Azzurri. “Ho motivi per essere felice, ma ne avrei anche per essere irritato. Se arriverò in finale e vincerò avrò di che gioire. Io non parto per arrivare terzo o quarto. E nemmeno secondo”.

Luca Siliquini

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