ROMA, 4 Maggio – “Sono dispiaciuto e chiedo scusa a Firenze, ai miei giocatori, alla mia società. Ma ci tengo a dire che ho visto cose che mi hanno dato fastidio: moralisti e perbenisti che si sono permessi di giudicare senza conoscere la storia di un uomo, la storia di un ragazzo che ha allenato i bambini, il settore giovanile, gli operai. Fino ai professionisti. La mia storia dice che io non mi sono mai permesso di dare giudizi lesivi su nessuno. Ho solo pensato a lavorare. Non devo dimostrare nulla, sono della cultura dell’esempio e continuerò ad esserlo”. Queste le parole di estremo rammarico pronunciate da Delio Rossi dopo l’aggressione a Ljajic.
L’allenatore parla forte e chiaro. “Ci sono alcuni punti fermi su cui non transigo. Il rispetto della mia persona, del mio lavoro e della squadra che alleno e soprattutto della mia famiglia. Se toccano questi sentimenti non va bene. Il mio è stato un gesto brutto, deprecabile, ma c’è ipocrisia. E’ stato detto ‘poteva farlo nello spogliatoio’. E perché mai? In uno spogliatoio passava per un gesto virile e sanguigno invece davanti alle telecamere è un gesto di violenza? Non ho mai detto di essere Padre Pio. Ma non mi sono mai permesso di alzare un dito con nessuno, non l’ho mai fatto con i miei figli, figuriamoci con i miei giocatori. Ma su certe cose non transigo. Ho sbagliato, pago, sto pagando e pagherò”. Un uomo sofferente per l’atto commesso, ma anche con una dignità e una professionalità da difendere.
E Ljajic risponde, via Facebook. “Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione”, esordisce l’attaccante Viola. “Purtroppo mi sono portato via per essere stato sostituito così presto, in una situazione normale non avrei reagito in quel modo. Voglio scusarmi con la società e i tifosi e sono pronto a prendere qualsiasi punizione per questo comportamento”, conclude Ljajic”. Vorrei inoltre augurare al signor Rossi tutto il meglio nel lavoro futuro”. Speriamo che questa triste vicenda venga cancellata al più presto.
Luca Siliquini