ROMA, 4 DICEMBRE – Il Brasile e tutto il mondo del calcio è in lutto per la perdita di uno dei più grandi e “tormentati” talenti del calcio carioca. Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, per tutti noto come Sòcrates, a seguito di un’infezione intestinale dovuta all’abuso di alcol, non ce l’ha fatta ed è deceduto nella notte a soli 57 anni presso l’ospedale Albert Einstein di San Paolo dopo il terzo ricovero in pochi mesi.
L’ex capitano della Seleçao al mondiale 1982 ha avuto un passato anche in Italia, nella Fiorentina nel 1984 dove rimase per un solo anno collezionando 26 presenze e 6 gol.
Il “Dottore”, chiamato così per la laurea in medicina, finì la sua carriera in Brasile al Santos nel 1988 ma nel 2004 tornò in campo per qualche minuto con una squadra dilettantistica inglese, il Garforth Town di cui fu in seguito allenatore. Era un personaggio eclettico e difficile, amante dei vizi, di Lennon e di Che Guevara avviò una battaglia contro la dittatura in Brasile.
Del calciatore si ricordano gli innumerevoli colpi di tacco, dote incredibile e inimitabile per quei tempi, e i suoi pochi successi: soltanto tre campionati con il Corinthians e un secondo e terzo posto con la nazionale verdeoro. Sòcrates lascia una moglie e sei figli.
Simone Giordanella