PISTOIA, 29 SETTEMBRE – Continua la telenovela del fenomeno del Lakers Kobe Bryant. Riuscirà Massimo Faraoni, general manager della Virtus Bologna, a far giocare il pluricampione dell’NBA nel nostro campionato? Kobe in questi giorni è in Italia, vedremo cosa accadrà.
“Sogno o realtà giocare a Bologna? Diciamo 50% sogno e 50% realtà”, sono queste le parole che Kobe Bryant a rilasciato durante il “Nike Elite Basketball Camp”, che ha visto il 16 migliori atleti italiani del 1997 scendere in campo nel palazzetto della squadra romana “Stella Azzurra”. “Ho già detto che venire a giocare in Italia sarebbe un sogno” ha ammesso Kobe. Sembrano frasi scontate, dette per non deludere i tifosi, ma in pochi sanno che il 5 volte campione dell’NBA, ha passato qualche periodo della sua infanzia a Pistoia. Da quelle parti tutti si ricordano del figlio di Joseph Washington Bryant, al secolo Joe, o “Jelly Bean”, come il padre di Bryant veniva soprannominato. Era il 1987 quando venne a giocare all’Olimpia Pistoia e si portò dietro tutta la famiglia. E con lui c’era anche il piccolo Kobe, piccolo d’età ma già un grande campione del basket. Molti in lui vedevano il grande talento. È inutile dirlo che in molti sperano di rivederlo all’ombra delle Due Torri. “Ora sto aspettando per vedere se il campionato NBA partirà o meno. Ho voglia di riscatto e voglio vincere il sesto titolo” conclude Kobe.
Non solo feste per l’eventuale arrivo di Kobe in Italia. Daniel Hackett, play-guardia di Pesaro e della nazione, dalla sua pagina Facebook ha fatto sapere che spera di cuore che un grandissimo campione come Kobe non si abbassi a questi livelli accettando questa trovata commerciale. E conclude con parole forti: “Ho da spendere 5 falli e saranno i falli più duri che abbia mai speso se davanti a me vedrò il numero 24”.
Chissà se il fenomeno Kobe Byant arriverà in Italia. Chissà se andrà a visitare i posti di quel breve pezzo della sua vita a Pistoia. Chissà se andrà alla ricerca dei suoi compagni di scuola o di basket. Chissà! I tifosi della Virtus intanto sognano e sperano.
Francesco Cianni