Dallas, flop per il ritorno: Canale 5 decide di sospendere le nuove puntate

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ROMA, 27 OTTOBRE – A volte neanche il bisturi può fare miracoli. E 35 anni sono tanti e si vedono sui visi degli attori. Non è stata sufficiente neanche la mega campagna pubblicitaria per il ritorno di una delle serie più amate (all’epoca) del piccolo schermo. Dallas non sopravvive a se stesso. E i dati auditel parlano chiaro. I petrodollari non incantano più, il ranch più famoso d’America non incanta più un pubblico che un tempo tornava a casa prima la sera dal lavoro per non perdersi neanche un minuto di una serie che ha fatto da ‘madrina’ ad altre nate successivamente sulla sua sponda. Conseguenze: il sequel sulla famiglia di petrolieri Ewing non ha convinto il pubblico ed è stato così sospeso da Canale 5. Dopo la sospensione della programmazione sulla rete amiraglia di Mediaset, il nuovo «Dallas» si sposterà su La5, dove andrà in onda dal 30 ottobre in prima serata.

Le prime due puntate non hanno raccolto i risultati sperati: solo in 2.302.000 telespettatori (share dell’8,27%) hanno visto il debutto il 16 ottobre (la concorrenza era spietata, perché su Rai 1 c’era la Nazionale), ma due giorni fa il secondo appuntamento ha registrato nuovamente un flop, solo 1.705.000 persone, pari al 5,72%, hanno deciso di guardare la serie tv. Dallas era stato accolto favorevolmente in patria – la prima puntata negli Usa ha avuto 7 milioni di spettatori – tanto che è stato già confermato per una seconda stagione. Ma il pubblico italiano non ha dimostrato lo stesso entusiasmo.

Non sono bastati l’impegno e la sicurezza degli attori, primo fra tutti Larry Hagman, il perfido J.R., che in un intervista rilasciata a Londra ha dichiarato l’entusiasmo dello staff che ha deciso di girare il nuovo Dallas in un momento di forte crisi economica, quindi si aspetta che le persone comuni si identifichino nei personaggi della serie e guardino il sequel di Dallas.

Ma non sono serviti gli spot a ripetizione ad annunciare il ritorno di J.R. e Bobby e Sue Ellen sugli schermi della tv commerciale e non è bastato l’effetto amarcord nei confronti di un sequel di una serie tv che negli anni Ottanta aveva lanciato la tv privata nella sua prima vera sfida alla Rai. Ma il pubblico è imprevedibile e non è di certo lo stesso di allora, appartiene ad una nuova generazione. La sigla della serie è la stessa e accompagna inquadrature dello skyline di Dallas, fermandosi sul ranch di SouthFork, che alla fine degli anni ’70 sembrava imponente, mentre ora appare più modesto, considerata la ricchezza a cui l’occhio è più abituato.

Ma gli attori principali sono gli stessi, ma con qualche anno in più. Ci sono i volti di J.R, Larry Hagman, oggi 79enne, di Bobby, il fratello (Patrick Duffy, 62 anni), e di Sue Ellen, la moglie di J.R (Linda Gray, oggi 70 anni). Intanto gli eredi di J.R. scalpitano, a cominciare da John Ross (Josh Henderson), il figlio di J.R. e Sue Ellen che puntava a ereditare il potere della famiglia Ewing. Il pubblico però non ha scalpitato e Mediaset ha fatto di tutto per risollevare il destino della serie, mandando durante il giorno le repliche delle prime puntate a discapito di Beautiful e di Centovetrine, scatenando le ire del pubblico affezionato alle due soap. Ora Dallas scompare dalla guida tv della rete e verrà trasferito su un altro canale (Rete 4 o più probabile La 5), come è già accaduto in passato.

Sabrina Bachini

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