ROMA, 17 Marzo – Uscirà nelle sale il 23 Marzo “E’ nata una star?”, pellicola del regista Lucio Pellegrini con Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo e Pietro Castellitto, che verrà distribuita in circa 400 copie dalla Warner Bros. La vicenda, tratta dal romanzo di Nick Hornby, narra la storia di due genitori alle prese con un figlio superdotato che recita nei film porno: infatti la routine quotidiana da classica famiglia medio borghese di Lucia (Luciana Littizzetto), maestra elementare, e Fausto (Rocco Papaleo), originario del Sud e impiegato in un’azienda, viene scossa quando i due ricevono per posta un DVD hard in cui il protagonista è il figlio Marco (Pietro Castellitto), ragazzo inaspettatamente superdotato e soprattutto poco convinto di voler accettare il futuro che gli si prospetta come allievo di un istituto alberghiero.
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Tuttavia nonostante l’impegno di Pellegrini nel voler “approfondire la psicologia di figure, come quella del padre e di alcuni personaggi secondari” per sfuggire dal pericolo di cadere nella banalità, il film non sembra attirare i giudizi positivi dei giornalisti all’anteprima stampa: infatti pur essendo un tantino più delicato e politicamente corretto di altri esemplari di commedia simili del panorama cinematografico italiano, che sfoderano solitamente la carta della demenzialità o della comicità becera, il film non si distingue tuttavia per essere particolarmente brillante. Lo sviluppo, che risulta prevedibile, sfrutta senza fantasia il tabù del sesso e della pornografia ricadendo troppo spesso nelle occasioni di sorriso che derivano da situazioni naturalmente imbarazzanti o da doppi sensi quasi infantili, piuttosto che approfondire l’intuizione alla base della storia, cioè la difficoltà di affrontare una cosa simile a quella vissuta dai protagonisti.
Intanto Luciana Litizzetto, che si è detta “folgorata dal racconto di Hornby”, racconta ai giornalisti il perché di questa sfida: “Il rischio, la paura di appiattirci sulle tante disquisizioni su Walter e Iolanda che faccio a “Che tempo che fa” ce l’avevamo, certo, perciò con Lucio Pellegrini abbiamo lavorato per sottrazione. In tv sono carica, pirotecnica; qui sono realistica, anche la luce che mi illumina è all’insegna del ‘meno’. Al cinema, il senso di una storia si dipana nel tempo; parlare di organi maschili o femminili dal piccolo schermo, invece, funziona perché dura poco. Sul grande schermo sembrerebbe sgradevole, volgare. In “E’ nata una star”, la questione delle dimensioni dell’organo è solo un pretesto anche se molto divertente: ma poi devi dimostrare di essere credibile. E per farlo ho cercato di immedesimarmi nel personaggio: io ho due figli, uno di 14 anni e una di 17, e mi sono chiesta: se scoprissi che uno di loro fosse pornodivo, come reagirei?”. Per quanto riguarda il mondo del porno, l’attrice aggiunge: “La penso un po’ come il mio personaggio: anche se spesso il cinema a luci rosse è spesso associato a droga, riciclaggio, prostituzione, alla fine non è così terribile. Non è una tragedia. Come dice lei sullo schermo, le vere tragedie sono altre. Anzi può anche essere, come nel suo caso, un modo per ritrovare l’intimità col marito”. Nessun trauma neanche per Sergio Castellitto quando suo figlio Pietro ha accettato questo ruolo: “Papà ha letto la sceneggiatura prima di me: era solo preoccupato che recitassi bene”. Papaleo, a proposito del suo personaggio, ha invece scherzato: “Io non sono così moralista come il padre del film: forse anche io farei un film porno”.
Chiara Cavaterra