ROMA, 1 Marzo – Nato a Bologna il 4 marzo 1943 e morto a Montreux il 1 marzo 2012. Lucio Dalla è stato uno dei cantautori più apprezzati e seguito della storia della musica leggera italiana. Ma lui era anche autore delle sue canzoni e di quelle di altri artisti, nonché attore e regista italiano. La sua carriera sfiora i 50 anni di attività, che oltre ad essere lunga è stata costellata di successi che hanno segnato la storia della musica.
Lucio nasce come musicista di formazione Jazz che poi inizia anche a suonare il sassofono, il clarinetto e la tastiera. Ma la sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana. La sua carriera attraversò quattro periodi fondamentali: le origini, dal 1964 e il 1972con il gruppo musicale ‘Gli idoli’; il periodo Roversi tra il 1973 e il 1976, la maturità artistica, tra il 1977 e il 1993 e per ultima la fase pop degli ultimi anni.
Aveva cominciato a suonare sin da giovane, prima la fisarmonica poi il clarino. Fece parte della Second Roman New Orleans Jazz Band e poi dei “Flipper”. Nel 1963 quando al Cantagiro, Gino Paoli si offre come produttore e l’anno successivo approda alla scuderia discografica Rca. Incide “Lei” e “Ma questa sera”, ma senza successo. Debutta nel 1966 al Festival di Sanremo con “Paff… Bum”, in coppia con i “Yardbirds” di Jeff Beck. Del 1971 e’ l’album “Storie di casa mia”, contenente canzoni quali “Il gigante e la bambina”, “Itaca”, “La casa in riva al mare”.
Dal 1974 al 1977 collabora con il poeta bolognese Roberto Roversi realizzando tre album: “Il giorno aveva cinque teste”, “Anidride solforosa” e “Automobili”. Sciolto il sodalizio con Roversi, diventa anche paroliere e realizza dischi quali “Com’e’ profondo il mare” e “Lucio Dalla”, che contiene classici quali “Anna e Marco” e “L’anno che verra’”. Nel 1979 si esibisce dal vivo con Francesco De Gregori nel tour di grande successo “Banana Republic” (da cui l’omonimo “live”).
Seguono nel 1980 “Dalla”, con le stupende “La sera dei miracoli”, “Cara” e “Futura”. Incide nel 1981 “Lucio Dalla (Q Disc)”, “1983” nel 1983 e “Viaggi organizzati” nel 1984. Nel 1985 esce l’album “Bugie” e nel 1986 “Dallamericaruso”. In questo disco e’ inclusa la canzone “Caruso”, riconosciuta dalla critica come il capolavoro di Dalla. Vende oltre otto milioni di copie, viene incisa in trenta versioni, tra cui la versione di Luciano Pavarotti. Nel 1988 si forma un’altra coppia vincente: Lucio Dalla e Gianni Morandi. Scrivono un album insieme, “Dalla/Morandi”, a cui segue una trionfale tournee.
Nel 1990 in televisione, presenta il suo nuovo brano “Attenti al lupo” e il seguente album “Cambio”. Il disco totalizza quasi 1.400.000 copie vendute. Il 1996 segna l’ennesimo successo discografico con l’album “Canzoni”, che supera la cifra di 1.300.000 copie vendute. Il 9 settembre 1999 pubblica “Ciao”, a 33 anni dal suo primo album che si intitolava “1999”. L’album contiene undici brani, prodotti ed arrangiati da Mauro Malavasi. La tiltle-track “Ciao” diventa il brano radiofonico dell’estate 1999. L’album conquista il doppio disco di platino. Oltre ad essere stato un grande autore ed interprete, Dalla si scoprì anche talent scout. Infatti a Bologna ha sede la sua etichetta musicale, la Pressing S.r.l. Che ha lanciato artisti del calibro di Ron, gli Stadio, Luca Carboni,Samuele Bersani e ha permesso la rinascita artistica di Gianni Morandi.
E’ autore di colonne sonore per i film di Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni, Carlo Verdone, Giacomo Campiotti e Michele Placido. Ha anche aperto la galleria d’arte No Code, in Via dei Coltelli a Bologna. E’ autore di programmi televisivi di successo: Te vojo bene assaie, Capodanno, RaiUno – Taxi, Rai Tre – S.Patrignano. Non ultimo il programma con Sabrina Ferilli, “La Bella e la Besthia” (2002). Il 2010 si apre con la notizia di un concerto insieme di Dalla con Francesco De Gregori, a trent’anni da “Banana Republic”. E soltanto di poche settimane fa la sua apparizione al Festival di Sanremo per accompagnare il giovane cantautore Pierdavide Carone, con il brano Nani’.
Quando viene fatto il nome di Dalla,tutti ricordano ‘Caruso’, un successo mondiale, forse la sua canzone più bella e famosa, reinterpretata da artisti di tutti i paesi, cantata in coppia con i grandissimi della musica. Eppure Caruso, la perla di Lucio Dalla, «la canzone nata dal cuore», come confessò subito, intimoriva forse lo stesso Dalla. Che non si sentiva all’altezza di cantarla e anche se sembra assurdo oggi a dirsi, era incerto sul fatto che sarebbe piaciuta tanto.
Pippo Baudo ricorda il grande artista con affetto, come dichiara su Sky in lacrime: “ Uno dei più grandi dolori della mia vita. Quando mi portò Caruso si vergognava a farla, non voleva cantarla. Lo convinsi e ma la portò in tv da me un sabato sera dove la interpretò in modo sublime. La sua interpretazione fu da brividi. E così divenne un inno della musica”. La sua ultima apparizione in video risale solo a poche settimane fa al Festival di Sanremo, dove ha accompagnato i giovane cantautore Pierdavide Carone con il brano ‘Nanì’.
VIDEO| CIAO LUCIO
Sabrina Bachini