ROMA, 1 Marzo – Da attrice a scrittrice, è infatti uscito “Ho smesso di piacere” libro che segna il debutto di Veronica Pivetti nel mondo della scrittura, e in cui narra del suo difficile percorso intrapreso per combattere la depressione. Un romanzo scritto senza troppi fronzoli o preamboli e che punta ad uno stile diretto senza censure, dove l’attrice spiega come ha superato gli anni della malattia fra sesso e momenti passati in bagno.
“Si è trattata di una vicenda di “malaumanità” più che di malasanità. Molti medici non ascoltano neanche quello che ha loro da dire il paziente perché credono di avere la soluzione già pronta in tasca. I primi tempi non facevo altro che andare in bagno e fare sesso. Era uno dei sintomi dell’ipertiroidismo, però ancora non lo sapevo”, questo è quanto ha dichiarato la Pivetti in un’intervista a Vanity Fair. L’attrice spiega inoltre come sia discutibile la condizione culturale nei confronti delle donne nel nostro paese, passando poi a sottolineare il suo apprezzamento verso un linguaggio piuttosto colorito: “Detesto la condizione culturale che c’è in Italia nei confronti delle donne. Anche noi ruttiamo e scoreggiamo. Perché bisogna nasconderlo e far finta di niente?”
“Sono convinta che turpiloquio e volgarità siano due cose diverse. Da piccola mi dicevano: ‘Ma come parli? Non hai paura che a casa i tuoi ti sentano?’. E io: ‘Paura? Ma se sono stati loro a insegnarmi a parlare così!’. E di questo li ringrazio ancora oggi”. Degno di nota e apprezzabile il coraggio dell’attrice nostrana che in barba a tutte la sue colleghe ha esternato con estrema semplicità i suoi pensieri.
Sabrina Spagnoli