ROMA, 17 Febbraio – Paradiso Amaro ha incantato pubblico e critica. Ai Golden Globe 2012 si è guadagnato due premi importanti, miglior film drammatico e miglior attore per George Clooney. Non c‘è da stupirsi se il nuovo film di Alexander Payne è in gara per l’Oscar in cinque categorie e con ottime possibilità di farcela!
Il film, dal titolo originale The Discendants, è basato su un romanzo di Kaui Hart Hemmings (2007). Il protagonista Matt King di antica discendenza hawaiana ed erede di una fortuna terriera è interpretato da un George Clooney in ciabattine infradito e camicie a fiori. Ma non somiglia affatto al Tom Selleck di Magnum P.I. Anche le isole non sono quelle di Thomas Sullivan piene di turisti, piuttosto Payne le rappresenta nella loro umida e grigia quotidianità.
Matt King è un avvocato che sta vivendo una tragica esperienza: sua moglie, a seguito di un tremendo incidente in barca, giace sprofondata in un coma senza speranza. Lui deve barcamenarsi fra problemi vari: il dolore dell’imminente perdita, la gestione di due figlie, l’undicenne Scottie e la diciassettenne Alex, di cui non si è mai occupato, la vendita di un vasto appezzamento di cui è fiduciario per conto della famiglia; e per ultimo, la scoperta che la consorte lo tradiva. Per Matt stanare l’amante della moglie e dirgli in faccia quello che pensa diventa una vera ossessione. Ma la figlia maggiore gli è alleata.
Payne tesse la storia fra commozione e sorriso come tanti fili intricati tra loro, ma alla fine tirandone uno si scioglieranno tutti i nodi. Tra gli altri interpreti merita una menzione particolare Shailene Woodley nei panni della figlia Alex. Quanto a Clooney spogliandosi di ogni carisma divistico si fa uomo fragile, reale e proprio per questo adorabile. Manca solo una settimana alla Notte degli Oscar previsti per il 26 febbraio chissà che non vinca anche questa sfida!
Marzia Fanciulli