ROMA, 27 Gennaio – Fioccano gli applausi quando a fine spettacolo si inchina dinnanzi al pubblico romano. In un gremito teatro Sala Umberto, in via della Mercede, Marina Massironi, porta in scena il suo primo monologo “La donna che sbatteva nelle porte”. Tratto da un bellissimo romanzo di Roddy Doyle, autore irlandese contemporaneo. Il titolo potrebbe trarre in inganno, memori della verve comica della Massironi. L’attrice lombarda veste i panni di Paula Spencer, una donna di 39 anni. La storia di Paula è amara, un’infanzia difficile, poco compresa in famiglia. Poi la scuola, le prime scoperte, i primi amori. Soprattutto uno, quello per Charlo Spencer, il bello del quartiere. I primi anni di matrimonio sono il ritratto di una coppia molto felice. Poi arrivano i figli e Charlo perde il lavoro. Iniziano gli incubi per la povera Paula, dove il suo unico modo di sfogarsi è appunto quello di sbattere la testa nella porta. Charlo è un tipo violento, che raggiunge l’apice quando inizia a sfiorare la loro figlia. Paula perde la pazienza e questa volta è lei che diventa violenta, in una delle scene più belle dello spettacolo.
È tutto un crescendo: si parte con il sorriso, una giovane ragazzina che spiega la sua infanzia e la sua adolescenza. Si finisce con la violenza, e la rivincita di una donna che aveva subito le pene di una vita difficile. Un continuo flash back che suscita anche un po’ di sdegno nello spettatore. Il palcoscenico è un prato dove è istallato l’arredamento di una casa:un letto, qualche sedia, un frigo(sempre vuoto dirà Paula), una piccola credenza. Sullo sfondo la porta, la chiave del monologo. Quella da cui uscirà il marito per sempre. L’attrice dimostra una certa maturità sul palcoscenico: i passi sono cadenzati. Si muove sinuosa da una parte all’altra del palco. Grintosa nelle scene finali quando, armata di padella, colpisce sedie e tavoli, per dimostrare la reazione di una donna, che non ce la fa più. Il tema è attualissimo, anche nel nostro Paese. La violenza sulle donne caratterizza la vita di tante famiglie.90 minuti pieni di passione, amarezza ma con un lieto finale. La splendida Marina Massironi sarà al teatro Sala Umberto fino al 4 febbraio. Uno spettacolo tutto al femminile, ma con un tema centrale che tocca da vicino entrambi i sessi.
Giancarlo Lettera