ROMA, 3 OTTOBRE – Il Blasco nazionale vuole “dare un senso a questa storia” e denuncia Nonciclopedia per diffamazione. Il sito per protesta si autocensura chiudendo i battenti.
Nonciclopedia è la versione satirica di Wikipedia, che ormai da 6 anni beffeggia tutto e tutti facendo degli insulti su Vasco Rossi la sua bandiera portante. La rockstar, sentendosi offeso dalle diffamazioni, aveva querelato il sito nel febbraio del 2010, chiedendo la rimozione della pagina con la sua biografia parodistica scritta da utenti online. «Nonciclopedia -si legge sull’homepage del sito- chiude i battenti per colpa di quelle persone che si prendono troppo sul serio. Un sentito ringraziamento a Vasco Rossi e ai suoi avvolt… avvocati». Al centro della questione ci sarebbe una cospicua richiesta di risarcimento. I legali di Vasco avrebbero infatti rilevato gli estremi della diffamazione nella pagina satirica dedicata al cantautore. La notizia della chiusura di Nonciclopedia ad opera di Vasco si è subito diffusa online, alimentando le proteste degli utenti. Sul sito dell’enciclopedia satirica sono già stati raccolti oltre 300 messaggi contro il cantante, ma è nei social network che le critiche si stanno diffondendo con maggiore rapidità. Sulla sua pagina di Facebook stanno infatti piovendo pesanti insulti nei suoi confronti e fra i critici di Vasco e i suoi più accaniti fan si accendono, feroci discussioni. Numerose sono anche le pagine create sul social network che dimostrano solidarietà al sito satirico, con frasi come «Chiudiamo Vasco Rossi e riapriamo Nonciclopedia», che si moltiplicano di ora in ora. Anche su Twitter i messaggi critici non mancano.
Sulla pagina Facebook di Vasco Rossi, il suo Ufficio Stampa ha precisato che il cantautore non ha mai chiesto la chiusura del sito Nonciclopedia, ma che ha solo agito contro quella che riteneva una forma di diffamazione e non di satira. Dal canto suo, Nonciclopedia ha precisato sulla sua homepage di aver chiuso il sito per protesta e non per costrizione.
Alessia Ribezzi