La missione, iniziata nel 1997, si concluderà a Settembre
La missione spaziale Cassini-Huygens, iniziata nel 1997, sta entrando nella sua fase finale. La Nasa ha infatti diffuso le prime immagini, rilevate dalla sonda, di Saturno, le più ravvicinate mai ottenute. Si tratta del risultato del primo dei 22 tuffi che la sonda realizzerà, nei prossimi 4 mesi, lambendo l’atmosfera del pianeta, prima di essere distrutta dopo 20 anni di esistenza.
LA MISSIONE – La sonda, che porta il nome dell’astronomo Gian Domenico Cassini (8 Giugno 1625- 14 Settembre 1712), lo scopritore della divisione in anelli di Saturno, ha viaggiato alla velocità di 120.000 km/h, ad un passo, 30o km per l’esattezza, dall’anello interno. E’ iniziata così la parte conclusiva della missione, la più pericolosa, che terminerà a Settembre. La sonda compirà altri 21 giri, uno a settimana, avvicinandosi ulteriormente all’atmosfera, con l’intento di ottenere altre immagini, come quelle diffuse dalla Nasa. Per evitare la collisione con altre particelle, Cassini si è servita dell’antenna come scudo. L’auspicio degli scienziati è che la sonda riesca a svelare la velocità di rotazione di Saturno intorno al proprio asse; un dato fin qui ignoto.
LA STORIA – La missione Cassini-Huygens, frutto della collaborazione tra la Nasa, la Esa (Agenzia spaziale europea) e l’Asi (Agenzia spaziale italiana), è stata lanciata il 15 Ottobre del 1997, dopo 15 anni di preparativi. La sonda Cassini è entrata nell’orbita di Saturno il 1° Luglio 2004, mentre l’altro componente della missione, la navicella Huygens, ha toccato il suolo del pianeta il 14 Gennaio dell’anno successivo. Cassini ha sorvolato in maniera ravvicinata la gran parte dei satelliti di Saturno, tra cui Titano, il secondo più grande satelliti del Sistema Solare, dopo Ganimede (satellite di Giove).