LONDRA, 31 LUGLIO – Londra 2012 è ovunque: sullo smartphone, sul tablet, sul web, ma le emittenti televisive ne fanno le spese di tutto questo. La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici ha generato quasi 10 milioni di tweet, un numero superiore a quelli raggiunti durante tutte le Olimpiadi di Pechino nel 2008. Un’onda di messaggi e foto riguardanti l’inizio della manifestazione seguita dagli utenti di tutto il mondo. Non è una sorpresa che il sito di microblogging sia in prima linea nelle discussioni dei Giochi con i suoi 340 milioni di tweet ogni giorno e una crescita esponenziale che rendono ogni evento globale sempre presente sulla piattaforma.
Ma è chiaro che non si possono fare paragoni tra quello che era twitter nel 2008 e quello che è oggi, nel 2012. Per capire quanto sia importante Twitter basti pensare che un singolo messaggio inviato venerdì da Tim Berners-Lee (creatore del World Wide Web) ha ricevuto più di 10,000 di retweet nei pochi minuti di presentazione sul palco olimpico. Ma un conto è inviare migliaia di messaggi da tutto il mondo e un altro farlo da una stessa città.
Il problema è che quando un evento del genere si concentra su una zona precisa (come quella di Londra) il rischio di tilt delle infrastrutture è alto. Non è strano che già da giovedì l’analista ed esperto di telecomunicazioni Steven Hartley abbia affermato come l’impossibilità di collegarsi ad internet per le persone nelle zone del circolo olimpico potesse divenire una triste realtà; peggio ancora, messaggini e telefonate sarebbero stati solo un ricordo almeno per le settimane di manifestazione.
La triste realtà è stata sperimentata dai commentatori della gara maschile di ciclismo su strada di sabato 28 luglio. A causa dell’enorme traffico dati generato dagli spettatori presenti ai bordi del circuito, le emittenti televisive hanno perso i dati provenienti dal ricevitore GPS che viaggia assieme ai ciclisti. Molti spettatori hanno peggiorato le cose sfogandosi su Twitter per la mancanza di informazioni. Un portavoce del Comitato Olimpico Internazionale ha affermato che il problema era dovuto alle centinaia di migliaia di messaggi inviati dai tifosi affollati che avevano lo scopo di incitare i corridori. Da qui poi è nato l’invito a non generare traffico di dati se non strettamente necessario e ‘urgente’.
Un mancato rispetto di questo invito potrebbe bloccare la copertura televisiva di tanti altri eventi itineranti come la maratona maschile, quella femminile e il triathlon. Nonostante i principali operatori mobili britannici come BT, Vodafone e O2 avessero affermato di essere in grado di soddisfare la domanda extra di invio e ricezione dati, l’infrastruttura è crollata.
Una delle soluzioni potrebbe quindi essere quella di connettersi alla rete tramite gli hotspot Wi-Fi aperti dagli operatori stessi. Il Comitato Olimpico ha invitato a spegnere gli hotspot privati e fai da te, come spiega Nicola de Carne di Wi-Next, perché interferiscono con i canali presenti nel Villaggio Olimpico.
Sabrina Bachini