ROMA, 8 Giugno – Anche LinkedIn è stato colpita dagli hacker: sei milioni e mezzo di password rubate. La segnalazione era giunta alla redazione da sito web danese. Coinvolti secondo LinkedIn il 5% degli account degli utenti (161 milioni in tutto nel mondo) che ora sono costretti a modificare i loro dati personali.
Il blog ha messo a disposizione di tutti i suoi utenti il tool Last Pass per verificare se il proprio account è stato violato o meno. Precedentemente sono stati attaccati Twitter tramite un link esterno “How to make extra money”, che ha permesso agli hacker di trafugare utente e password di centinai di migliaia di utenti. Stesso tragico evento accaduto anche per gli utenti di Facebook. Non dimentichiamo l’attacco alla eHarmony in cui sono stati trafugati i dati personali di buona parte degli utenti. Su 1,5 milioni di account, non è stato ancora rilevato quanti utenti siano effettivamente coinvolti nell’attacco informatico al sito statunitense. Tutte le password pericolose rubate sono state annullate, impedendo ai singoli profili di accedere al sito.
Le regole per difendersi sono molto semplici: cambiare spesso password, non usare gli stessi dati per i social network , servizi e-commerce, blog. Meglio combinare nelle password maiuscole, minuscole, numeri, caratteri. Non usare mai la data di nascita, la città in cui si vive e tutti i nomi comuni. In merito è intervenuto anche il Senior Technical Manager di Trend Micro, Gastone Nencini: ”Ci sono diverse possibilità. La prima un attacco malware al nostro pc. Può avvenire in diversi modi, uno è quello di convincere l’utente a cliccare su un link. Funziona nella misura in cui il messaggio che invita ad andare sul sito risulta credibile. Ci sono circa 70mila siti web compromessi. L’utente non si accorge di nulla, ma il device viene infettato”.
Stefano Parisi