ROMA, 23 Marzo – Non c’è nulla di diverso nel nuovo iPad 3. Almeno in apparenza. Non ha un nome ben preciso che lo distingua da suoi precedenti simili, ma il suo display retina da 2048×1536 pixel, diventa elemento differenziatore. Certo, forse ci si aspettava un dispositivo con riconoscimento visuale, un touch migliore rispetto a quello precedente, già sorprendentemente ottimale, e invece no. La differenza sostanziale del dispositivo sta proprio nella sottile e complessa tecnologia, che non si esplicita con un nome diverso, ma si manifesta nuovamente come oggetto d’avanguardia, nonostante sia ormai entrato a far parte dell’immaginario collettivo, e che seppur deluda qualche aspettativa di troppo, riesce a mantenere il titolo di “novità” del momento.
C’è chi sostiene che per adesso non si possa desiderare di più: grazie alle applicazioni aggiornate, il dispositivo può essere utilizzato pienamente. Il display Retina batte le generazioni scorse, seppure l’estetica del nuovo iPad 3 (uno spessore maggiore), non competa con quella del modello precedente. Risulta chiaro quanto all’estetica si dia un peso diverso rispetto ad un display decisamente meno affaticante per via della ridotta distanza tra i pixel che rappresentano un’immagine meno frammentata. Non finisce qui: gli apprezzamenti sono dati anche dal lavoro che viene svolto dai quattro core di processore dedicato alla grafica che garantiscono una maggiore reattività delle applicazioni.
Una delle nuove funzionalità dell’iPad 3 è la connettività LTE, per meglio dire, internet in mobilità e ad alta velocità, reti che negli Stati Uniti sono già attive e offrono una velocità di connessione altamente superiore rispetto al 3G. Il problema della batteria non è stato risolto: la ricarica è più lenta probabilmente per via delle dimensioni e della capacità.I dispositivi Apple sono di sicuro elementi d’avanguardia: aumenta la tecnologia, aumenta l’utilizzo come oggetto nella quotidianità e ad aumentare è anche il prezzo.
VIDEO| LA PRESENTAZIONE APPLE
Valeria Racano