ROMA, 25 Febbraio – La cancellazione di 4000 titoli dal Kindle Store, è la conseguenza di un problema logistico tra l’IPG (Independent Publishers Group) e Amazon. Il problema è nato quando il presidente dell’ IPG, Mark Suchomel, ha rifiutato di riconoscere allo Store online condizioni migliori per quanto riguarda il ribasso per i prezzi dei libri.
La società di Jeff Bezos, si trova sotto pressione da parte di Wall Street, che chiede ad Amazon di impegnarsi a mettere sul mercato i libri a prezzi più bassi in modo da preservare il dominio sui dispositivi Kindle. La rottura è avvenuta al momento del rinnovo del contratto tra le due società, quando la compagnia di Chicago ha negato ad Amazon il cambio dei termini dell’accordo precedente, considerandola una richiesta non ragionevole. Con una lunga mail il presidente di IPG dichiara: “Non sappiamo il motivo per cui Amazon ha deciso di modificare la formula del contratto, ma una cosa è certa, noi non possiamo aderire alle sue richieste perché altrimenti i nostri margini di guadagno si assottiglierebbero ulteriormente”.
Nonostante la rimozione dei titoli dal catalogo, Amazon mantiene effettiva la vendita dei cartacei, ma l’episodio desta comunque preoccupazione per chiunque voglia vendere un’edizione digitale dei suoi testi.
Stefano Roselli