ROMA, 17 Gennaio – Da Twitter Rupert Murdoch si scaglia contro Google, il più popolare e usato motore di ricerca. L’accusa è quella di pirateria online.
Il magnate Murdoch, fondatore e proprietario di News Corporation e di aziende specializzate nel settore dei media, è tornato a far parlare. Con un messaggio postato su Twitter ha affermato che “Google è leader in fatto di pirateria: distribuisce film gratuitamente e vende gli spazi pubblicitari costruiti intorno ad essi”. A queste affermazioni sono seguite le dichiarazioni del colosso di Silicon Valley che attraverso le parole di un portavoce ha fatto sapere di ritenere senza senso le accusa di Murdoch. «Tutto ciò è privo di senso. Lo scorso anno abbiamo eliminato 5 milioni di pagine web illegali dal nostro motore di ricerca e abbiamo investito più di 60 milioni di dollari nella lotta alle pubblicità ingannevoli. Combattiamo i pirati e la contraffazione ogni giorno».
La controversia Google-Murdoch si inserisce nei dibattiti che stanno animando gli Stati Uniti su due leggi in discussione al Congresso proprio sulla pirateria online. Si tratta della Sopa, “Stop Onlina Piracy Act”, e della Pipa, “Protect IP Act”. Le due leggi hanno gruppi di sostenitori opposti. Da una parte i produttori di contenuti che si dicono favorevoli a queste leggi per regolamentare il fenomeno della pirateria online e dall’altra i colossi di Internet, tra cui Google, secondo cui queste leggi concederebbero al governo di censurare internet. Sul fronte del no si è schierato il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, accusato da Murdoch di essersi unito ai padroni della Silicon Valley.
Contro l’approvazione delle leggi anche Wikipedia che ha annunciato che la versione inglese domani sarà inattiva per l’intera giornata in segno di protesta.
Mariella Laurenza