Beidou: il gps made in China

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PECHINO, 29 Dicembre – Dopo Usa, Russia ed Europa, anche la Cina si è dotata del suo programma di navigazione satellitare. Si chiama Beidou, che in cinese significa Grande Carro, e punta ad essere un valido concorrente del sistema GPS statunitense, il sistema di localizzazione e posizionamento satellitare.

Il lancio operativo è avvenuto in questi giorni anche se si è ancora in una fase sperimentale. Per adesso il sistema fornisce servizi in un’area limitata. A sfruttare i servizi di posizionamento, sincronizzazione e navigazione sono solo la Cina e le regioni limitrofe. Ma non c’è da disperare. Il portavoce del Gps cinese, Ran Chengqi, ha annunciato che entro il prossimo anno saranno lanciati in orbita altri sei satelliti che copriranno la regione dell’Asia Pacifico e andranno ad aggiungersi ai primi due satelliti sperimentali già in orbita dal 2000. Entro il 2020, poi, la copertura sarà globale. A regime, infatti, il sistema conterà ben 35 satelliti.

I satelliti saranno utilizzati per svariate funzioni, dalla meteorologia alla pesca alle telecomunicazioni, anche c’è chi non nasconde un possibile uso militare smentito però dalla Cina. Beidou ha promesso di offrire agli utenti le informazioni corrette sul posizionamento con un’approssimazione di 10 metri.

Mariella Laurenza  

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