La Nasa scopre due pianeti simili alla Terra

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ROMA, 21 Dicembre  Sono stati avvistati i primi due pianeti con caratteristiche molto simili alla nostra Terra attraverso il satellite Keplero della Nasa. Stranamente, da quanto emerge, i due pianeti rocciosi non sarebbero però sulla zona scientificamente detta “abitabile” in cui si trova il nostro pianeta.  I cosidetti fratelli della Terra (Kepler-20e e Kepler-20f), insieme ad altri pianeti, ruoterebbero intorno ad una stella, meno calda del sole, di nome Kepler-20 a 950 anni luce dalla Terra. La loro vicinanza a questa stella rende la l’atmosfera molto ardente raggiungendo i 760° nel caso di Kepler-20e, mentre 430° nel caso di Kepler-20f. Tali caratteristiche non potrebbero quindi ospitare dell’acqua ne tanto meno alcuna forma di vita. Questi due pianeti, in oltre, rivolgono alla stella sempre lo stesso lato così da creare un lato completamente buio ed un altro sempre illuminato.

Già nei primi giorni di dicembre uscì la notizia dell’avvistamento, sempre dal satellite Keplero, di un pianeta due volte più grande della Terra e sito nella zona “abitabile” ma non è certa la sua natura ed è ancora da verificare se possa o meno ospitare forme di vita. Un’altra caratteristica insolita è la disposizione di questi pianeti: nel sistema solare i pianeti rocciosi sono nelle orbite interne mentre quelli gassosi si trovano più distanti dal sole, ma nel caso di questi cinque pianeti osservati dalla Nasa la loro disposizione è alternata, ovvero un pianeta grande è seguito da uno più piccolo e così via.

Sulla questione parla, a favore delle nuove scoperte, Francois Fressin dell’Harvard-Smithsoninan Center for Astrophysics di Cambridge, Massachusetts: “Nonostante questi limiti la scoperta dimostra che esistono  e si potranno scoprire altri corpi celesti rocciosi della taglia della Terra ritrovabili anche nella zona abitabile”.

Simone Giordanella

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