ROMA, 18 Novembre – Finalmente è stato risolto il problema di foto porno e di violenza che da tempo affliggono gli utenti del noto social network. Molti si erano visti pubblicare nel proprio profilo fotomontaggi non solo riguardanti celebrità in pose oltremodo provocanti, ma anche link dai contenuti pornografici o video di abusi e violenza su animali. Il management di Facebook ha ipotizzato che tale problematica non è altro che un attacco coordinato di spamming, ma tuttora sono in corso le indagini per giungere alla verità.
Al momento i sospetti ricadrebbero sul collettivo hacker conosciuto come Anonymus, che da giorni profetizza la prossima chiusura di Fb, banche ed altri poteri ritenuti simbolici. Solamente lo scorso 5 novembre il gruppo aveva dichiarato in un video caricato su Youtube, di voler festeggiare il Kill Facebook Day. La scelta del giorno, non è stata di certo casuale, dato che nel 1605 l’inglese Guy Fawkes proprio il 5 novembre aveva tentato di far saltare in aria il Parlamento, complotto passato alla storia col nome di “Congiura delle polveri”. Resta ancora da capire le modalità di tale attacco da parte di Anonymus e il motivo di tale ritardo dopo aver reso noto l’annuncio.
Si pensa che gli hacker abbiano forzato tutte quelle password che risultavano meno sicure, per poter entrare in possesso delle informazioni degli utenti, sfruttando delle finestre di chat finte. Una volta cliccato sui link che riporta la finestra di chat, vengono aperte una serie di immagini pornografiche, hardcore o violenza. Recentemente il social network ha però dichiarato alla webzine Cnet, di conoscere già i responsabili e di aver messo subito all’opera i propri legali. Per venire incontro agli utenti, è stata resa nota una guida sulla navigazione sicura del proprio profilo. Nonostante tali raccomandazioni, molti iscritti sono indignati da tali incursioni nei propri spazi, tanto da voler lasciare Fb e orientarsi verso altre piattaforme.
Sabrina Spagnoli