Green economy: nuovi scenari per le professioni future

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ROMA, 12 Ottobre – Se vi state accingendo a scegliere un corso universitario o un master post laurea in vista di un futuro ingresso nel mondo del lavoro, e siete interessati all’ambito delle energie rinnovabili, c’è una buona notizia che potrebbe fare al caso vostro.

L’innovativo settore della “green economy” o “economia ecologica” sta infatti registrando, a partire dall’ultimo biennio, una forte espansione che si ripercuoterà conseguentemente nella creazione di nuovi posti di lavoro. Secondo uno studio condotto da Althesys, la società specializzata nella ricerca economica e consulenza strategica alle imprese, quello dell’“economia verde” è stato l’unico settore in Italia ad aver raddoppiato in pochi anni il proprio giro d’affari, arrivando a circa 13 miliardi di euro complessivi, un valore che equivale all’1,07% del Pil.

Di che si tratta, in parole povere? La green economy è quel settore dell’economia che, oltre a valutare i benefici in termini economici dell’immissione di un prodotto sul mercato, ne calcola anche l’impatto ambientale, vale a dire i potenziali danni all’ambiente causati dall’intero ciclo di produzione, che comprende l’estrazione delle materie prime, il trasporto, la trasformazione in prodotti finiti o energia e, infine, il loro smaltimento. Per evitare o limitare i possibili danni ambientali, le “tecnologie green” contemplano una riduzione dei consumi energetici attraverso il ricorso alle energie rinnovabili, promuovendo a tal fine la conversione in chiave eco-sostenibile dei processi industriali tradizionali.

Come rileva Althesys, nello studio “Green employment e sviluppo delle rinnovabili”, tra fasi di produzione, installazione e manutenzione, il settore delle rinnovabili potrebbe registrare, entro il 2020, oltre 110 mila nuove assunzioni, con un ammontare degli stipendi pari a 2,6 miliardi di euro all’anno. Dall’indagine emerge che il settore che registrerà il maggior numero di professionisti impiegati sarà il fotovoltaico (41.612 addetti), seguito dall’eolico (28.259) e dalle biomasse (26.214). A seguire il minihydro (5.411) e, infine, il geotermico, che aprirà le porte a 802 “green workers”.

Ma queste saranno soltanto alcune tra le professioni più richieste dalle aziende da qui al 2020. Altri profili ricercati saranno quelli di giornalista, web writer, content manager, addetto stampa, comunicatore d’impresa, organizzatore di eventi, tutti nel settore “green”. Perciò, se siete interessati a lavorare nell’ambito delle rinnovabili e della sostenibilità, questa potrebbe essere la vostra occasione.

Francesca Garreffa

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