E’ cosa nota ormai che lo sport è fondamentale per il nostro corpo, sia perché aiuta a mantenere la linea e sia perché è sinonimo di salute e benessere. E va fatto a qualsiasi età, soprattutto dopo i 70 anni: lo sport aiuta a mantenersi giovani, regalando benefici anche a livello celebrale. L’attività fisica, infatti, è un vero e proprio elisir per il cervello perché ne blocca il restringimento, uno dei primi segnali dell’insorgenza dell’Alzheimer. A stabilirlo, in uno studio pubblicato sulla rivista ‘Neurology’ sono gli esperti dell’università di Edimburgo.
Le scansioni cerebrali di 638 persone, già oltre l’età della pensione, hanno mostrato che le chiome grigie più attive avevano un processo di restringimento del cervello inferiore ai coetanei sedentari di almeno tre anni. Lo sport, o anche una semplice passeggiata più volte a settimana, batterebbe quindi l’allenamento mentale con i cruciverba o gli scacchi, almeno stando a quello che hanno scoperto gli scienziati: “la ricerca non ha trovato un beneficio per le dimensioni del cervello da attività mentali stimolanti, come giocare a scacchi o altri passatempi”.
Quindi si deve incentivare, soprattutto fra le persone della terza età, lo sport in tutte le sue sfaccettature, o almeno limitare la sedentarietà. Anche una passeggiata al parco può essere determinante per aiutare a prevenire tutti quei disturbi legati all’invecchiamento delle cellule del corpo, soprattutto è essenziale per mantenere sano il cuore e attiva la circolazione.
“Il nostro lavoro – afferma James Goodwin, autore dello studio – ribadisce che in realtà non è mai troppo tardi per beneficiare dell’esercizio fisico. Attività che aumenta il flusso di sangue al cervello, fornendo l’ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule cerebrali”. Infatti quando i ricercatori hanno esaminato i fasci di fibre nervose della materia bianca presente nell’encefalo degli over 70, hanno scoperto che nelle persone più sportive aveva meno punti danneggiati rispetto ai pigri. Inoltre avevano conservato più materia grigia.