GRAN BRETAGNA, 18 SETTEMBRE – Allan Taylor ha curato il cancro al colon con una dieta verde. L’ex ingegnere di 78 anni, a cui era stato detto che il suo cancro al colon era incurabile, non si è arreso ed ha deciso di combatterlo cambiando radicalmente la propria dieta. L’uomo ha iniziato a cercare sul web quante più informazioni possibili e ha quindi sostituito le carni rosse e latticini con 10 porzioni di frutta e verdura crude al giorno; ha in altre parole iniziato a seguire una sorta di dieta verde.
All’uomo era stato diagnosticato un tumore al colon maligno e inoperabile, con successiva diagnosi di pochi mesi di vita. Dopo questa prima diagnosi di tumore, a gennaio, si era sottoposto alla terapia, con intervento e chemioterapia seguente. Poi, la seconda diagnosi, ad aprile: la neoplasia si era diffusa fino all’intestino tenue, diventando inoperabile. Secondo i dottori, le probabilità di sopravvivenza erano molto limitate. Allan non ha perso la speranza ed ha deciso di combattere, iniziando dall’alimentazione. Come lui stesso racconta, il primo passo è stato digitare sui motori di ricerca Internet il termine “Cure per il cancro al colon”. Poi, si è rivolto al suo negozio alimentare di fiducia. Mettendo assieme il tutto, l’ex ingegnere di Middlesbrough ha creato la sua alimentazione personalizzata, con poche ma importanti regole. A parte la frutta e la verdura, l’uomo ha integrato la sua alimentazione con alimenti di supporto come i semi di albicocca, degli integratori al selenio, curry e orzo selvatico. Spesa settimanale: meno di 30 sterline.
Ad agosto, le ultime analisi con un verdetto sorprendente: nessuna traccia del cancro. Secondo Taylor, il miglioramento è dovuto alla voglia di non arrendersi ma soprattutto alla sua dieta vegetariana “speciale”. La notizia sta facendo il giro del mondo, molti sono i medici e gli esperti rimasti sorpresi dal fatto tanto che tanti hanno gridato al miracolo.
C’è da dire anche che la relazione tra alimentazione e cancerogenesi è stata scoperta attraverso lo studio dell’incidenza di alcuni tipi di cancro in relazione all’area geografica di appartenenza. Si è così scoperto che certi tumori sono più frequenti in alcuni Paesi rispetto ad altri. Secondo i dati OMS datati 1996 il cancro dello stomaco in Giappone è 25 volte più frequente che in Uganda, quello del colon negli Stati Uniti è 10 volte più diffuso che in Nigeria mentre il cancro del fegato in Mozambico è 100 volte più frequente che in Inghilterra. I nigeriani che vivono in Africa hanno meno tumori del colon, del retto e del fegato di quelli emigrati negli Stati Uniti; tra i giapponesi emigrati nelle Hawai, dove lo stile di vita è di tipo occidentale, la frequenza dei tumori è diversa rispetto a quella che si registra nella madre-patria.
Ciò che è accaduto al protagonista di questa storia porta ad affermare che noi ‘siamo quello che mangiamo’.
Sabrina Bachini