Cannabis: 20 volte più dannosa delle sigarette

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MILANO, 7 GiugnoMentre lo scorso aprile la Toscana ha dato il via libera ad una proposta di legge regionale che riguarda l’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, ora dei nuovi studi concorrono ad evidenziare gli effetti negativi che la marijuana avrebbe sul nostro organismo, con particolare riferimento all’apparato respiratorio. La cannabis esporrebbe coloro che ne fanno uso ad un rischio di tumore venti volte maggiore rispetto a chi è solito fumare sigarette.

E’ necessario tenere conto di come vi sia una differenza abissale tra l’uso terapeutico della cannabis ed il suo impiego personale come sostanza stupefacente, sebbene venga comunemente considerata tra le droghe leggere. A parere degli esperti non sarebbe possibile porre sullo stesso piano gli effetti della cannabis sull’organismo nella valutazione del suo impiego in quantità strettamente controllate ad uso puramente terapeutico e nel suo impiego, in dosi decisamente superiori, per altri fini.

A lanciare l’allarme è la British Lung Foundation con un sondaggio che ha coinvolto mille volontari e che la stessa BLF ha definito preoccupante nelle sue conclusioni: i risultati dell’indagine, oltre a evidenziare un consumo di “erba” diffusissimo (soprattutto tra i giovani, con un ragazzo su tre sotto i 24 che ne fa uso), sottolineano la necessità urgente di informare di più i consumatori, spesso convinti che comunque un moderato uso di marijuana faccia meno male delle sigarette.

Helena Shovelton, presidente della British Lung Foundation, è molto esplicita: “Non c’è nulla di più falso: lo spinello espone al rischio di tumore polmonare circa venti volte di più rispetto alla sigaretta di tabacco”. A parte il fatto che esisterebbe, secondo gli esperti, una chiara connessione tra gli spinelli e la tubercolosi, la bronchite cronica e la schizofrenia.

La spiegazione della nocività delle canne è nella modalità di consumo: infatti la tirata del fumatore di erba è mediamente due volte più lunga di quella del fumatore di sigaretta ed il primo inala una quantità di circa quattro volte superiore di catrame e cinque volte superiore di monossido di carbonio.

Eppure l’88 per cento degli intervistati ritiene molto più pericolose le sigarette e una persona su tre (magari molto giovane) arriva addirittura a catalogare la marijuana come un passatempo salutare e naturale. Dietro all’inconsapevolezza infine c’è talvolta l’atteggiamento volutamente poco recettivo di chi abusa di certe sostanze e si vuol convincere che è tutto normale. Del resto non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Sabrina Bachini

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