ROMA, 23 Maggio – Le ragazze che hanno meno di diciotto anni non possono rifarsi il seno. La Commissione Affari sociali della Camera ha dato il via libera all’ unanimità al ddl che istituisce il registro delle protesi al seno e, soprattutto, vieta l’intervento per fini estetici alle minorenni. Il provvedimento era già stato approvato dal Senato, ed è passato in sede deliberante in Commissione alla Camera, ed è quindi ufficialmente legge. Sarà esecutivo con l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
La legge, presentata dall’allora ministro della Salute Ferruccio Fazio nel 2010 e fortemente voluta dal sottosegretario Francesca Martini, prevede multe fino a 20mila euro e sospensione fino a tre mesi per i chirurghi che opereranno una minorenne senza rispettare la nuova legge. I registri, dice la legge, vengono istituiti per il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto, allo scopo di prevenire le complicanze e migliorare la gestione clinico-assistenziale degli eventuali effetti indesiderati ed esiti a distanza; e per il monitoraggio epidemiologico, a scopo di studio e ricerca scientifica in campo clinico e biomedico e di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell’assistenza sanitaria.
Entro sei mesi, è previsto che il ministero della Salute emani un decreto per disciplinare i tempi e le modalità di raccolta dei dati nel registro nazionale, istituito presso la Direzione generale dei farmaci e dispositivi medici del Ministero della salute; i tipi di dati sensibili e le operazioni eseguibili; i soggetti che possono avere accesso ai dati del registro nazionale e dei registri regionali, anche in relazione al loro diverso livello di aggregazione; le modalità di trasmissione tra le regioni dei dati raccolti fuori della regione di residenza del soggetto sottoposto a impianto; le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali, nel rispetto dei diritti del soggetto sottoposto all’impianto; la definizione e le relative modalità di attribuzione di un codice identificativo univoco del soggetto, che non consenta l’identificazione diretta dell’interessato.
Per quanto riguarda il divieto alle minorenni, l’impianto di protesi mammaria a soli fini estetici è consentito soltanto su coloro che abbiano compiuto la maggiore età. Il divieto di cui al primo periodo non si applica nei casi di gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o da una struttura sanitaria pubblica. Ogni due anni il ministro della Salute dovrà trasmettere al Parlamento una relazione sui dati raccolti nel registro nazionale e nei registri regionali.
Sabrina Bachini