Cassazione: stop alla proroga del certificato medico per telefono

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ROMA, 16 MaggioNiente più certificati medici sulla sola base di una conversazione telefonica tra paziente e medico. Un dottore di Milano è stato infatti condannato dalla Cassazione per aver prorogato la prognosi di decorso di una paziente senza visitarla. L’accusa mossa verso il medico è quella di aver compilato un falso certificato medico con cui prorogava la prognosi di decorso di una malattia della sua paziente.

Il professionista aveva visitato 4 giorni prima la paziente, poi aveva accettato di prolungare la prognosi solo sulla base di quanto riferito dalla donna, perché gli era sembrato credibile il protrarsi dei sintomi della patologia. Per la Cassazione ciò non è possibile, quindi è stato condannato oltre al medico anche la sua assistita, in base alla sentenza n.18.867. Quindi il medico deve sempre sottoporre a visita medica il paziente per poter prorogare il certificato medico di malattia.

Ma i medici di base non sono d’accordo ed hanno protestato per mezzo del loro principale sindacato, la Fimmg. “Non sempre una patologia può essere diagnosticata dal medico con una visita sul paziente – ha spiegato Giacomo Milillo, segretario della Fimmg – Ce ne sono alcune, come il mal di testa, in cui la visita è inutile e il medico deve valutare l’andamento dei sintomi sulla base di ciò che riferisce il paziente.

Dunque per i medici ci sono alcune patologie, tipo la  lombosciatalgia, che richiedono delle visite dirette, mentre per altre, come la cefalea, alcune sindromi vertiginose o un’astenia profonda, la diagnosi può essere fatta anche solo su base ‘anamnestica’, cioè parlando con il paziente. L’unica cosa che non è consentita è fare una diagnosi sulla base di quello che comunica un familiare del paziente: in quel caso il medico certificherebbe il falso.

Sabrina Bachini

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