ROMA, 11 Aprile – Svolgere un’attività fisica sembrerebbe essere un ottimo metodo per le donne che vogliano aumentare il proprio grado di fertilità. La verità di questa tesi è stata dimostrata da un gruppo di ricercatori diretto Lauren Wise, professoressa associata di Epidemiologia nella bostoniana University School of Public Health. Gli studiosi sono pervenuti a questa constatazione, la cui portata innovativa è fortemente sottolineata dalla Wise, basandosi sull’osservazione del rapporto tra lo svolgimento attività fisica e la fecondabilità esaminando direttamente un notevole numero di donne.
Sono state rese oggetto d’analisi ben 3.628 donne danesi, dell’età compresa tra i 18 e i 40 anni, che tra il 2007 e il 2009 avevano progettato una gravidanza, erano in una relazione stabile e non erano sottoposte a trattamenti finalizzati all’aumento della fertilità. La ricerca statunitense, pubblicata sulla rivista Fertility and Sterility, è partita dall’osservazione del legame tra il movimento fisico compiuto giornalmente da queste donne e le relative variazioni di peso, che ha permesso di giungere alla conclusione secondo cui praticare un’attività fisica seppur lieve, come passeggiare, andare in bicicletta o fare giardinaggio, influisca sulla fertilità.
È stato infatti riscontrato che le donne che durante l’indagine avevano svolto un’attività fisica per più di cinque ore settimanali avevano determinato l’aumento delle possibilità di rimanere incinte del 18%. Tuttavia, praticare un’attività fisica più intensa può incidere positivamente sulla possibilità di un concepimento solo nelle donne il cui peso si colloca nella norma, aventi dunque un indice di massa corporea pari o maggiore ai 25 kg/m², mentre causerebbe effetti inversi nelle donne molto magre, in sovrappeso o obese, che al fine di migliorare la propria fertilità dovrebbero quindi moderare l’attività fisica.
Vincenza Accardi