ROMA, 6 Marzo – La rivista Pediatrics ha recentemente pubblicato una ricerca dell’Albert Einstein College della Yeshiva University di New York che ha evidenziato come i disturbi respiratori nel sonno dei bambini possano causare nel tempo l’insorgenza di problemi comportamentali. Lo studio è stato condotto Karen Bonuck, docente di medicina sociale e familiare e di ostetricia e ginecologia. La dottoressa ha sottolineato come lo studio sia “la prova più evidente che il russare, il respirare con la bocca e l’apnea (le lunghe pause nella respirazione notturna) possano avere gravi conseguenze comportamentali e socio cognitive per i bambini».
La scoperta è il frutto di uno studio che ha coinvolto 11 mila bambini seguiti dai ricercatori per oltre 6 anni. I genitori sono stati coinvolti nella compilazione di questionari con l’obiettivo di valutare i punti di forza o le difficoltà dei bambini per mezzo della scala di valutazione (SDQ) che comprende tra gli altri parametri l’analisi dell’iperattività, l’aggressività e i sintomi emotivi.
Lo studio ha così scoperto che i bambini con disturbi respiratori avevano una probabilità più alta del 40% di sviluppare problemi neuro comportamentali. Per i ricercatori i problemi di sonno possono danneggiare lo sviluppo del cervello. “Se i genitori sospettano che i figli abbiano problemi legati alla respirazione durante le ore di sonno, dovrebbero chiedere al pediatra o al medico di famiglia una valutazione più approfondita e la necessità di incontrare un otorinolaringoiatra o uno specialista del sonno”.
Marzia Fanciulli