ROMA, 18 Febbraio – Radiografia di nuova generazione. Le nuove apparecchiature Eos, nate da un’idea della Società Aerospaziale Francese, sono in grado di effettuare radiografie in 3d con un utilizzo ridotto di raggi X 8 volte inferiore ad una radiografia tradizionale e il 90% in meno rispetto ad una Tac. Questa nuova tecnica, arrivata in Italia verso i primi di febbraio (clinica Humanitas di Rozzano) è in grado di cogliere tutti i particolari che una radiografia tradizionale non è in grado di cogliere, come ad esempio le curvature della colonna vertebrale, in particolar modo dei bambini ed anziani.
L’utilizzo di Eos, come spiega il dottor Luca Balzarini, responsabile dell’Unità Operativa di Radiologia Diagnostica di Humanitas, è particolarmente vantaggioso nei giovani pazienti portatori di patologie della colonna vertebrale che necessitano di un follow up ripetuto nel tempo. L’aspetto più importante di questa innovazione nel campo medico è che il paziente viene sottoposto all’esame senza per questo rimanere troppo esposto ed eccessive radiazioni, aspetto fondamentale per chi necessita di controlli ripetuti nel tempo e di monitoraggi costanti.
Eos permette di effettuare diagnosi precise e veloci, che riescono a far risalire anche all’origine del problema presentato dal paziente. Le proiezioni in 3D di Eos, inoltre, consentono anche di diagnosticare malattie che interessano i muscoli, malattie degenerative della colonna e tumori. Questo rappresenta un passo importante per il futuro delle radiografie e della medicina preventiva.
Sabrina Bachini