ROMA, 23 Gennaio – Tanto voluto dalle donne e tanto ricercato dagli uomini, ma sembra proprio che uno studio medico confermi la non esistenza del tanto agognato punto G. A sfatare questo mito sono gli scienziati dello Yale-New Haven Hospital del Connecticut. Basta dunque ansiose ricerche per arrivare al culmine del piacere, che spesso portano alle famose ansie da prestazione per ambo i partner.
In circa 60 anni di indagini a riguardo gli studiosi dello Yale-New Haven hanno potuto appurare che la presenza del famoso bottone del piacere non sussiste. Lo studio ha visto 1800 donne sottoposte ad analisi per arrivare infine alla conclusione che il punto G è inesistente nell’anatomia femminile. “Misure investigative obiettive non sono riuscite a produrre un’evidenza forte e consistente dell’esistenza di una regione anatomica correlabile al famoso punto G”, questo è quanto si può apprendere sulla rivista Journal of Sexual Medicine dai ricercatori.
Sono ormai lontani i tempi in cui il ginecologo tedesco Ernst Grafenberg vantava cotanta scoperta che porta l’iniziale del suo cognome, fino ad arrivare al sessuologo italiano Emmanuele Jannini che invece sarebbe riuscito a fotografare il punto dell’estremo piacere. Nonostante molti amatori abbiano prove della sua presenza e molte donne lo confermino, non c’è alcuna prova scientifica che lo confermerebbe.
Sabrina Spagnoli