Emergenza rifiuti: la Regione bacchetta il Campidoglio

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Roma, 9 maggio – Da diverso tempo a Roma è emergenza rifiuti, strade disseminate di sacchi della spazzatura, e cassonetti ricolmi di immondizia che non riescono più a contenere. Così si presenta la Capitale agli occhi dei turisti, ma soprattutto ai contribuenti che auspicano un servizio dignitoso nonostante continuino a versare tasse per mantenere pulite le strade dei quartieri.

Sono mesi che facciamo i salti mortali per aiutare Roma e i romani – asserisce Nicola Zingaretti, governatore del Lazio –  garantendo la massima collaborazione interistituzionale, dialogando con le regioni d’Italia e mettendo in atto tutte le procedure amministrative che Roma chiedeva per esportare i rifiuti all’estero, come avviene in maniera considerevole.” “Abbiamo allertato l’amministrazione comunale perché presenti un piano che non nel 2021-22 ma nei prossimi 21-22 giorni garantisca che Roma non vada in emergenza. Su questo attendiamo provvedimenti più chiari e cogenti, sempre con lo spirito di collaborazione di chi vuole aiutare. Oggi Roma – continua Zingaretti – non è coperta di rifiuti grazie alla solidarietà di tanti altri Comuni della nostra regione e non solo.”

Non è tardato il commento di Virginia Raggi che, sottolineando l’ostruzionismo nell’impianto Tmb di Rocca Cencia, attraverso l’assessora all’ambiente Pinuccia Montanari ha voluto rincuorare i cittadini circa la non sussistenza di uno stato di emergenza poiché Roma “non ha mai avuto un Piano per la gestione sostenibile dei materiali post-consumo. Noi in pochi mesi abbiamo approvato e stiamo attuando un Piano che prevede l’obiettivo di raggiungere il 70% di raccolta differenziata. Quindi la situazione attuale di criticità sarà risolta in pochi giorni.”

Un’eredità indubbiamente difficoltosa con “una situazione impiantistica assolutamente molto fragile e quindi dobbiamo, anche in termini di sistema, fare una programmazione seria. Ed è quello che stiamo facendo con il nostro Piano”. Infine l’attacco politico: “Quello che suggerisce Renzi è solo uno spot elettorale. I romani non vogliono più essere presi in giro come è stato negli ultimi venti anni. Buttino giù la maschera. Renzi, il Governo e la Regione Lazio dicano dove vogliono fare la discarica e l’inceneritore, perché è questo quello che vogliono.”

Nel frattempo continuano gli incendi nella zona di Pietralata, dove numerosi rifiuti sono stati dati alle fiamme come, in precedenza, all’Alessandrino, Centocelle e Tor Bella Monaca. Invasi anche l’Appio Latino e Tuscolano.

 

Sabrina Spagnoli

 

 

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