A Ostia c’è vita, e questo è un aspetto che non va sottovalutato. Da oggi, poi, ci sarà anche un’università: nell’ex Enalc Hotel sarà inaugurato un “polo di alta formazione” e altri corsi di laurea in Ingegneria delle tecnologie del Mare. Nello storico albergo sarà dunque ultimata l’opera di riqualificazione del territorio, tanto cara alla nuova giunta comunale.
Il progetto è stato promosso non solo dall’Università degli Studi di Roma Tre, ma ha avuto anche il patrocinio della Regione Lazio e dello stesso Ministero dell’Istruzione, che ha svolto un ruolo fondamentale nell’individuazione del luogo e nella promozione di un’istituzione così importante come l’Università di Roma.
Studiare il mare… al mare: ecco l’idea, che sfrutterà i dodicimila metri quadrati della struttura, con tanto di primi alloggi per studenti già inaugurati dal sindaco. Infine, dei corsi di specializzazione in oceanografia, moti ondosi ed erosione, già attivi da ottobre nei luoghi celebri negli anni Sessanta. Luoghi in cui Mina e Corrado si facevano conoscere al pubblico ostiense.
Cnr e Insean, oltre all’Agenzia spaziale italiana, hanno unito le forze per questo piano: per loro è un investimento necessario, volto anche a contrastare la violenza e il degrado. Ostia non si è mai rilanciata, sostengono, proprio per queste ultime ragioni. Ed è ciò che sottoscrive il ministro Fedeli, a cui fa eco il rettore di Roma Tre: “Scelta concreta per il futuro di tutti, non solo di Ostia”. Che nel frattempo si riprende le luci della ribalta, ma per motivi ben diversi dagli ultimi episodi.
Futuro sostenibile, quindi. E futuro diverso per tutti, dalle giovani generazioni ai posti di lavoro che finalmente troveranno terreno fertile nel litorale romano. La scelta della Regione è difatti volta anche alla realizzazione degli obiettivi Onu in termini di Agenda 2030: un investimento da 8 milioni di euro è già in arrivo proprio dall’ente regionale per la creazione di un vero campus universitario, con strutture e servizi a disposizione per gli studenti.
Non sarà facile, non lo è mai in Italia. Ma non c’entrano nulla le elezioni in arrivo nel Lazio: l’hotel era inutilizzato dal 1975, dopo esser stato inaugurato per ben cinque volte nel corso della sua storia. Negli ultimi mesi, toccava dare un segnale forte su Ostia: un territorio troppo spesso martoriato, ma dalle potenzialità infinite. Le vecchie scuole di formazione alberghiera? Sono ormai un ricordo, insieme alle aule piccole e mal tenute. L’hotel, in questo senso, è una boccata d’ossigeno.
In ogni caso, la rivendicazione di Zingaretti non s’è fatta attendere: con Roma Tre si chiude un punto importante anche della sua agenda, ossia la formazione della facoltà di Ingegneria del Mare. Ostia riprende lavoro e cultura, in qualche modo rinasce. In attesa dell’elezioni, un passo è stato fatto nella giusta direzione.