ROMA, 6 FEBBRAIO – L’imprenditore Diego Della Valle potrà finalmente dare il via all’apertura dei cantieri: ieri sera, infatti, con un giorno d’anticipo rispetto alle previsioni, è stato accolto dal Tar del Lazio il ricorso presentato dalla società Gherardi, vincitrice due anni fa dell’appalto per il restauro dell’Anfiteatro Flavio.
Previsti in precedenza per il Dicembre del 2012, i lavori di restauro dei prospetti settentrionale e occidentale partiranno a Maggio, poco dopo la firma del contratto da parte degli esecutori.
Sono previste in totale tre fasi che, nell’arco di altrettanti anni in cui il Colosseo rimarrà comunque aperto ai visitatori, porteranno non solo alla sistemazione dell’Anfiteatro, ma a una valorizzazione dell’intero sito.
La seconda fase, il cui bando di gara è già pronto, porterà difatti alla realizzazione di un centro servizi situato sul terrapieno che si affaccia su via Celio Vibenna e avrà il costo di 4,6 milioni di euro.
Della terza, forse la più importante, si sa poco: certo è che riguarderà gli interni del Colosseo e che farà innalzare a 25 milioni di euro l’importo complessivo delle operazioni di restauro.
Ogni commento è all’insegna dell’entusiasmo. Se Andrea Gherardi, titolare della società ricorrente, ha dichiarato: “È andata come doveva. Adesso dobbiamo aspettare che il ministero ci consegni i lavori, poi possiamo iniziare il restauro. Se tutto va bene tra due mesi iniziamo a montare i ponteggi“, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha esclamato: “Evviva! I cantieri del restauro del Colosseo possono aprire. Rivolgo un appello a tutti, ai giudici, perché non ci siano altri impedimenti per l’apertura dei cantieri. E’ tempo di partire“.
Soddisfatta anche Mariarosaria Barbera, Soprintendente per i Beni archeologici di Roma, che ha spiegato: “A questo punto le procedure proseguiranno con la firma del contratto e la redazione del progetto esecutivo da parte della società incaricata. Entro i tre mesi previsti per tali fasi, i ponteggi saranno montati sulle prime cinque arcate oggetto della pulitura e del successivo restauro conservativo”.
Che siano da attendere due o tre mesi quindi, salvo colpi di scena ormai improbabili, il Colosseo sarà nuovamente “sotto i ferri” 73 anni dopo il suo ultimo restauro.
Jacopo Angelini