ROMA, 11 SETTEMBRE – Torna la violenza politica tra i ragazzi della capitale. Sui giornali si legge l’ennesimo episodio, il quale si è verificato la scorsa notte attorno alle tre del mattino nel parco di Aguzzano, zona Talenti di Roma. Quattro i giovani studenti colpiti, e finiti in ospedale con ferite alla testa e altre lesioni lungo il corpo.
L’aggressione quasi certamente da parte di un gruppo neofascista, secondo i testimoni appartenenti a CasaPound e Blocco Studentesco. L’aggressione è avvenuta al termine di una “festa organizzata da ragazzi e ragazze del IV municipio che in questi anni hanno condiviso all’interno delle scuole del territorio percorsi di movimenti e di aggregazione sociale e culturale”.
“Il raduno”, era semplicemente un modo per ritrovarsi dopo l’estate e prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Gli organizzatori hanno dichiarato: “ Verso le due e mezzo del mattino, a festa ormai finita, una ventina di neofascisti appartenenti a CasaPound e Blocco Studentesco hanno aggredito i partecipanti alla festa con caschi e bastoni, tanto che quattro ragazzi hanno dovuto ricorrere alle cure mediche in ospedale con lesioni alla testa e in altre parti del corpo e molti altri sono rimasti contusi”. Continuano: “E’ l’ennesimo atto di violenza neofascista dopo la stagione segnata dalle aggressioni targate CasaPound durante l’occupazione di via Val D’Ala culminate con l’agguato ai giovani del Partito democratico, tra cui il capogruppo municipale Paolo Marchionne, nel novembre del 2011, di cui sono stati riconosciuti i responsabili noti dirigenti dell’organizzazione neofascista”.
“CasaPound e il Blocco Studentesco sono totalmente estranei alla presunta aggressione avvenuta questa notte in zona Talenti a Roma, durante una festa al parco di Aguzzano. Chi vuole tirarci in mezzo a queste vicende lo fa con il solo intento di gettare discredito sul nostro movimento e tentare di negarci l’agibilità politica in un anno. Quello delle elezioni amministrative, di vitale importanza per la politica della città di Roma”. Questo è quanto viene riportato in una nota dal movimento che smentisce il proprio coinvolgimento nella vicenda.
Martina Tirico