ROMA, 27 AGOSTO – Una voce strozzata che gridava “Mamma mamma” proveniente da via Enna, a Villa Fiorelli al Tuscolano, ha messo in allarme una passante che immediatamente chiama il 113 alle 12,46 . La signora avverte che c’è un bambino abbandonato in una casa, chiama disperato la mamma ma nessuno lo soccorre. Potrebbe essere caduto mentre la madre si è assentata per qualche minuto, potrebbe essersi fatto male. Pochi minuti e sul posto arrivano una volante della polizia, i vigili del fuoco e il 118. La vocina non smette di chiamare “mamma, mamma”, con lo stesso tono. Gli agenti e i pompieri seguono quel grido monotono, arriva da un appartamento del palazzo lì di fronte. Suonano convinti che nessuno risponderà e allora toccherà sfondare la porta per salvare il bambino.
E invece, con grande sorpresa, ecco i proprietari di casa. Aprono e restano sbalorditi a vedere tutti quegli uomini in divisa. Che sarà mai successo nel condominio? Un furto in appartamento, l’allarme per qualche fuga di gas? Niente di tutto questo, poliziotti e vigili del fuoco cercano un bambino che implora la mamma ma scoprono che è un pappagallo, la coppia accompagna gli agenti nella stanza dove l’uccello nella gabbietta continua a ripetere quelle due parole. Altro non sa fare, ogni tanto emette anche un fischio. E’ capace di parlare con una tale abilità da aver ingannato non solo la signora che ha lanciato l’allarme ma anche le forze dell’ordine intervenute in via Enna.
Equivoco chiarito strette di mano e sorrisi. Per fortuna è andata così, la passante viene comunque ringraziata dagli agenti per aver dimostrato responsabilità e senso civico. Il pappagallo continua a fare il pappagallo e ripete le due parole. È il caso di dirlo tutto è bene quel che finisce bene
Valentina Ferrari