ROMA, 3 AGOSTO – E’ stata aperta un’inchiesta per capire le cause dei numerosi incendi che hanno colpito la capitale negli ultimi giorni. Per il quarto giorno consecutivo, nella capitale sono avvenuti degli incendi nella zona di Monte Mario. Il focolaio si è sviluppato questa mattina intorno alle 9 tra le sterpaglie sotto lo Zodiaco e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Secondo questi ultimi, si è trattato di un principio di incendio, già sotto controllo.
Per quanto riguarda le cause degli incendi, è intervenuto il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, il quale ha affermato che si deve attendere l’esito della magistratura e del corpo forestale dello Stato e che appena ci saranno dei chiarimenti in merito alla vicenda si capirà cosa sta accadendo. Alemanno continua: “Certo ha fatto molta impressione questa catena di incendi. Bisogna capire se nasce da una stagione molto torrida e, quindi, dall’amplificazione degli effetti di carattere colposo o involontario oppure se c’è qualche strategia, qualche intento di carattere speculativo”.
“Dalla mia esperienza di ministro dell’Agricoltura ho imparato che gli incendi boschivi sono sempre di due nature, – ha concluso Alemanno – non c’è mai l’autocombustione: o c’è la distrazione colpevole di persone che non stanno attente e non hanno prudenza o l’intento doloso di chi vuole distruggere la vegetazione magari per intenti speculativi”. Solo due giorni fa la giornata più critica per gli incendi: a La Storta, Borghesiana, Ostia, Colle Aurelio e Cassia sono state le zone più colpite. Ma il problema maggiore ora è che Monte Mario va a fuoco, e si scopre che dal XVII Municipio era stata inviata all’assessorato all’Ambiente del Comune e della Regione, una richiesta per ripristinare la rete idrica nel parco, che non risulta adeguata in caso di incendio. Ma non è mai arrivata nessuna risposta. “Aspettiamo questa risposta da anni – dice la presidente del Municipio Antonella De Giusti – gli incendi non avvengono per caso, chi li provoca non si rende conto del danno ambientale che provoca. Abbiamo una rete idrica fatiscente, e invece è importante che ci siano i mezzi per intervenire subito in caso di incendio”.
Per domare l’incendio ci sono volute 10 squadre regionali di volontari, un elicottero, due canadair, un elicottero del Coau (Centro operativo aereo unificato), e tre elicotteri del Corpo forestale dello Stato.
Sabrina Bachini