ROMA, 1 AGOSTO – Vigili del fuoco, Protezione civile, due elicotteri regionali – uno dei vigili del fuoco e l’altro del corpo forestale – e un canadair del Coau, tutti impegnati per reprimere le fiamme che oggi hanno imperversato in diverse zone della Capitale. Panico sulla Cassia per un incendio di sterpaglie che hanno provocato forti disagi al traffico e la conseguente chiusura dello svincolo per la Cassia bis dalla Cassia Veientana. Stessa sorte è toccata anche alla Via Braccianese con un incendio scoppiato nelle vicinanze dei binari della stazione. Anche sull’A24 non sono mancate problematiche per la stessa situazione, altro incendio di sterpaglie altro svincolo chiuso, il traffico è stato infatti deviato verso Via di Portonaccio favorendo così la chiusura dello svincolo per Via Tiburtina.
Gravi problemi si sono verificati invece a La Storta dove i vigili del fuoco con un’autobotte da 4000 mila litri, tre elicotteri ed un canadair insieme a molti volontari hanno cercato di circoscrivere l’incendio affinché non arrivasse alle abitazioni e alla clinica sita in Via Primo Dorello. Da quest’ultima sono stati tratti in salvo nove pazienti che rischiavano un’intossicazione a causa della nuvola di fumo che aveva invaso l’interno. Sospesa anche la circolazione ferroviaria sulla linea FR3 Roma-Viterbo per un incendio divampato nei pressi della sede ferroviaria tra le stazioni La Storta e Ottavia. Nemmeno la pineta di Ostia è stata risparmiata per un incendio verificatosi nelle vicinanze del Canale dei Pescatori e Ostia. Un’autobotte da 10mila litri d’acqua è stata impiegata in favore della Protezione civile per spegnere le fiamme.
Ma il fenomeno degli incendi non sembra essersi arrestato, ben sei focolai hanno trovato strada nel pomeriggio tra le 16 e le 17.30 in seguito sedati dalla squadra emergenza del Servizio Giardini in Via Mengaroni, Via Cristoforo Colombo, Via Belmonte in Sabina e in altri tre punti della Via del Mare. “È troppo presto per fare una valutazione. Aspettiamo l’inchiesta del Corpo Forestale dello Stato e sapremo se è un problema colposo, cioè dovuto alla distrazione di qualcuno o se c’era la volontà di distruggere un pezzo di natura per qualche operazione di speculazione”, ha così commentato il sindaco Alemanno in merito alle divergenze in cui ha versato la città di Roma.
Le cause dei focolai sono comunque ancora da appurare, ma i sospetti sembrano ricadere soprattutto su mozziconi di sigarette ancora accesi, degrado e incuria di aree verdi che hanno provocato i vari roghi. Anche le temperature elevate – secondo il parere dei vigili del fuoco – possono aver influito sullo sviluppo delle fiamme. Nel complesso gli operatori impegnati nelle emergenze sono stati ben 230 – 50 dipendenti comunali, 150 volontari provenienti dalle associazioni convenzionate con la Capitale e 30 operatori del Servizio giardini. Sei invece le autobotti utilizzate da 10mila litri ciascuna e circa 20 moduli antincendio indirizzati all’interno dei boschi nelle vicinanze dei roghi.
Sabrina Spagnoli