Roma 2013: Zingaretti ha deciso, si candida a sindaco di Roma

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ROMA, 17 LUGLIODal cuore di Roma, nella cornice di Trastevere, che Nicola Zingaretti ha annunciato la sua candidatura a sindaco della Capitale. A Piazza San Cosimato, piena di cittadini romani, l’attuale presidente della Provincia, dopo aver fatto un bilancio di quattro anni di attività di palazzo Valentini, ha lanciato la sua candidatura per battere la destra del sindaco Gianni Alemanno.

“Mi candiderò a sindaco di Roma per le elezioni del 2013. Su questo non c’è dubbio, ma ci voglio arrivare con tutti voi, costruendo una grande alleanza civica. Da settembre sarà attivo il sito ‘Romapartecipa.it’ per raccogliere le idee migliori”, ha aggiunto. “Dovrà nascere una grande alleanza civica, fatta di partiti, persone, associazioni e movimenti, parteciperò alle primarie e ci arriverò insieme a voi”, ha aggiunto. “Dovremo dare un grande segnale – ha precisato l’esponente del Pd – e cioè che la politica torna ad essere al servizio degli altri e non di se stessi”. Zingaretti ha poi detto che Roma “deve diventare una città verde, digitale, innovativa e solidale con dei migliori trasporti pubblici”.

“Roma sembra una città smarrita, che ha perso la bussola perché’ troppo spesso la cosa pubblica non è stata gestita come si doveva”. Così Zingaretti ha descritto la Capitale, annunciando la sua candidatura per la poltrona di sindaco. “Si potevano fare delle opere pubbliche e anche una raccolta differenziata porta a porta e invece siamo ancora qui a parlare di cose che non sono state fatte”, ha aggiunto Zingaretti sottolineando che la crisi economica mondiale non può essere una scusa che giustifica alcuni fallimenti. Per il presidente della provincia, è quindi “tempo di ricostruire un’alternativa, di riprendere la strada della crescita e di costruire un progetto comune per Roma”. L’esponente del Pd ha poi denunciato i problemi legati alla burocrazia, alla sporcizia e alla scarsa qualità dei servizi di trasporto pubblico nella capitale aggiungendo: “dobbiamo cambiare il nostro modello di sviluppo. Il primo punto da cambiare in questa città – ha sottolineato – è affermare la cultura della legalità e per arrivarci occorre un nuovo patto civile nel quale vengono coinvolti i cittadini, un patto civile fatto di diritti e doveri per chiamare le persone a essere protagoniste di una svolta civile”.

Valentina Ferrari

 

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