ROMA, 6 LUGLIO – Due ispettori dell’Agenzia delle Entrate di Roma, Tommaso De Napoli, 59 anni, e Lina Antonini, 53 anni, sono stati arrestati, il primo è detenuto in carcere la seconda presso il domicilio, per concorso in concussione. Secondo l’accusa avrebbero ottenuto 2000 euro da un commerciante per modificare un verbale di infrazione che prevedeva una sanzione da 60 mila euro. Nelle abitazioni dei due, ritenuti, come emerge da intercettazioni, interlocutori per altri fatti analoghi, sono stati trovati 103 mila euro. I provvedimenti cautelari, sollecitati dal pm Paolo Ielo, sono stati emessi dal gip Maria Agrimi e notificati dai carabinieri della compagnia Casilino.
Gli accertamenti hanno preso le mosse dalla denuncia del commerciante, titolare di due negozi di fiori, il quale ha riferito che l’8 marzo scorso, durante una verifica in uno dei suoi esercizi, i due ispettori gli prospettarono “pesanti sanzioni – è detto nell’ordinanza – per effetto della presenza di due collaboratrici non regolarizzate”. Secondo il denunciante le due ragazze lo stavano aiutando occasionalmente vista la ricorrenza della festa della donna. Gli ispettori – ha aggiunto il commerciante – quantificarono in 60 mila euro l’importo della sanzione ed alla richiesta di un ‘aiuto da parte del commerciante per alleggerire la propria posizione, De Napoli rispose che “sarebbe stato necessario tornare in ufficio, annullare il verbale e rifarlo ‘ex novo'” previo accordo con la collega Antonini dalla quale arrivò un cenno di assenso.
A quel punto il denunciante si fece più esplicito ‘toccandosi la tasca’ e alla richiesta di quantificare la somma si impegnò a consegnare a fine giornata la somma di 3000 euro. Ai due diede invece 2.000 euro, poiché non era stato in grado di raccogliere di più, e ricevette una nuova versione del verbale. Ma ulteriori riscontri sono emersi anche da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali dalle quali emerge la disponibilità dei due ispettori ad agire per analoghe iniziative. Da qui la richiesta di emissione delle ordinanze di custodia cautelare.
Sabrina Bachini