ROMA, 2 LUGLIO – Fermato Massimo Sculli, ex militare, che continua a dichiararsi innocente: “Quanto avvenuto – hanno dichiarato gli avvocati – è un incidente. Il nostro cliente è profondamente provato per quanto accaduto. Sculli, che è volontario della Croce rossa ed è impegnato anche nella Protezione civile, intende farsi carico delle spese per il trasferimento in patria dell’operaio deceduto“.
Ha chiesto scusa tramite i suoi legali dichiarandosi profondamente mortificato per la perdita della vita dell’operaio romeno di 27 anni avvenuta giovedì scorso in seguito allo scoppio di una granata custodita, insieme ad altri ordigni, in uno zaino spostato durante lavori di ristrutturazione in un appartamento nel quartiere Don Bosco, al Tuscolano, “Non so che cosa possa essere successo. Me ne ero completamente dimenticato”.
Al momento Sculli è in carcere con l’accusa di detenzione d’armi da guerra e morte come conseguenza di altro reato. I suoi avvocati, Eugenio Daidone e Fabrizio Consiglio, annunciano ricorso. “Non riteniamo condivisibile la decisione presa”.Marina Mignano