ROMA, 28 GIUGNO – Malagrotta continuerà ad essere riempita di rifiuti dei romani fino al 31 dicembre: la proroga della discarica è stata firmata ieri da Goffredo Sottile, prefetto e commissario per l’emergenza immondizia nella Capitale. Il senatore dell’Italia dei Valori, Stefano Pedica, non è d’accordo e replica: “Insieme agli abitanti di Malagrotta mi farò promotore di una denuncia collettiva contro la decisione di prorogare la chiusura della discarica”.
Anche Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio ha da ridire sulla proroga firmata: “Con la proroga i romani continueranno a pagare a Manlio Cerroni (il proprietario della discarica di Malagrotta ndr ) 264 mila euro al giorno: quasi otto milioni di euro al mese. Questi sono i costi del “non cambiare metodo”, che tanto piace alla Polverini e ad Alemanno”. Stando a quanto più volte affermato dai vertici del Consorzio Colari, che gestisce l’impianto, a Malagrotta c’è spazio appunto fino a fine 2012: “Le volumetrie residue – si legge non ultimo in una lettera del presidente del Colari, Manlio Cerroni, indirizzata lo scorso 2 maggio al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – consentiranno il conferimento dei rifiuti non oltre il corrente anno”.
Ma il caos è sull’apertura della nuova discarica. Dove si farà? è questa la domanda che tutti i cittadini romani si chiedono. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha individuato in Monte Carnevale da tempo l’area dove poter imbastire una discarica provvisoria. Ma qui i problemi sono due: questo sito sarebbe in pratica limitrofo a Malagrotta, e inoltre c’è un veto del ministero della Difesa in quanto vicino ai terreni indicati da Clini c’è un centro di spionaggio. Come seconda opzione, il titolare del dicastero dell’Ambiente ha indicato Pizzo del Prete, vicino Fimuicino. Qui però c’è la Regione a porre un no secco perché ci sarebbe necessità di costruire nuove strade. Per ora si va avanti con Malagrotta poi chissà.
Valentina Ferrari