ROMA, 18 Giugno – Il corpo di Enrico De Pedis, il boss della banda della Magliana il cui nome è stato collegato vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, è stato traslato questa mattina dalla basilica di Sant’Apollinare a Roma. La moglie e i fratelli di De Pedis sono entrati in chiesa intorno alle 7 da una porta laterale. La bara di zinco è stata trasportata fuori dalla chiesa intorno alle 8 e portata via da un furgoncino delle pompe funebri. Il corpo di De Pedis era stato tumulato nella cripta della basilica per volere della famiglia dopo aver ricevuto il nulla osta dal vicario di Roma cardinale Poletti.
La famiglia fa sapere che il cadavere dell’uomo è stato cremato e le sue ceneri sono state disperse in mare. Un fratello di De Pedis, Luciano, avrebbe preferito la sepoltura a fianco alla tomba della madre, ma ha avuto la meglio la scelta della signora Carla di cremare il corpo, troppo provata da anni di accuse e polemiche.
L’uomo morì in una sparatoria a Campo de Fiori il 2 febbraio 1990. Il suo nome entrò nella vicenda Orlandi a seguito di una telefonata giunta nel 2005 alla trasmissione “Chi l’ha visto” che suggeriva di andare a vedere chi fosse sepolto nella cripta di Sant’Apollinare per capire la verità sulla scomparsa della ragazza. I magistrati romani hanno disposto poche settimane fa la ricognizione sui resti di De Pedis avvenuta il 14 maggio scorso. Visto il buono stato di conservazione è stato possibile identificare immediatamente che si trattava del boss della banda della Magliana come poi confermato anche dalle impronte digitali.
Valentina Ferrari