ROMA, 24 Maggio – A soli sedici anni ha deciso di compiere un insano gesto, quello di togliersi la vita. Ha scelto un modo efficace – evidentemente per assicurarsi di riuscire nel suo intento – gettandosi dal balcone di un piano alto, il sedicesimo, di un palazzo in Viale Europa, vicino la fermata della metro B Eur Fermi. Ha infatti raggiunto il suo scopo. E’ purtroppo morto sul colpo l’artefice di questa folle idea, un ragazzo adolescente di origine indiana. Era stato adottato da una famiglia italiana, a Roma, e conosceva anche il quartiere dell’Eur, proprio dove si trova il palazzo abbandonato dal quale si è lanciato intorno alle 12.40 di questa mattina.
I motivi della sua scelta sembra siano stati spiegati proprio dallo stesso suicida. Grazie ad un sms, scritto poco prima del lancio alla madre adottiva, i familiari e la Polizia hanno avuto subito chiaro dove cercare. Il ragazzo ha infatti lasciato scritto una lettera sul suo dispositivo I-Pad – trovato nel suo zainetto – spiegando che il sentimento della tristezza lo pervadeva in ogni momento della sua giovane vita. Sullo stesso file si è inoltre scusato con i suoi genitori e tutti i suoi familiari, immaginando il turbamento e il trauma che avrebbe loro causato prendendo questa decisione. Non ha visto quindi nessun’altra via di uscita e ha preso la strada più buia di tutte, quella del non ritorno, quella che ha un solo senso di direzione, quello dell’andata.
Norma Pasi