ROMA, 22 Maggio – È giallo sull’incendio che ha distrutto, ieri sera, l’auto del neo-sindaco di Civitavecchia, il PD Pietro Tidei. La macchina, una Mercedes, era parcheggiata in viale Garibaldi, nei pressi della stazione ferroviaria e a pochi metri dal comitato elettorale. L’appena eletto sindaco si trovava proprio nella sede per organizzare i festeggiamenti per la sua vittoria quando, intorno alle ore 19 di ieri sera, è arrivata la notizia dell’incendio.
“Siamo corsi in via Garibaldi e abbiamo visto le fiamme sprigionarsi dalla parte anteriore dell’auto, in particolare sopra e sotto il cofano” raccontano dallo staff di Tidei. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Civitavecchia, che hanno immediatamente transennato l’area. Da una prima ricostruzione dei vigili del fuoco sembrerebbe che le fiamme siano state provocate da un’avaria di uno degli airbag anteriori dell’auto, ma al momento gli inquirenti non tralasciano nessuna ipotesi e lavorano dunque sul doppio binario del corto circuito e dell’incendio doloso.
Dal Pd, però, emerge forte preoccupazione per l’accaduto. “Si tratta di un atto grave – stigmatizza il segretario del Lazio del Pd, Enrico Gasbarra – ma che non rovina la festa democratica festa democratica ottenuta a viso aperto dai cittadini di Civitavecchia che hanno chiesto a Pietro Tidei e al centrosinistra di voltare pagina e di aprire una nuova stagione per la città. Ora – prosegue Gasbarra – la politica tutta, senza se e senza ma, condanni il vile gesto che ha colpito Pietro Tidei”.
Il capogruppo regionale del Pd, Esterino Montino, aggiunge: “Difficile pensare che la macchina di Tidei abbia preso fuoco per combustione spontanea. I tempi e i modi in cui è avvenuto il tutto sono quantomeno sospetti. Credo perciò – prosegue – che qualcuno abbia voluto mandare un chiaro messaggio intimidatorio al nuovo sindaco di Civitavecchia”.
Valentina Ferrari