ROMA, 20 Aprile – Blitz di Ros e Digos, con arresti e perquisizioni, nell’ambito dell’inchiesta sugli scontri avvenuti durante la manifestazione di Roma del 15 ottobre scorso. L’operazione, che oltre alla Capitale ha interessato anche Teramo, Ancona, Civitanova Marche (Macerata), Padova e Cosenza, ha portato all’esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari e sei obblighi di dimora e 14 decreti di perquisizione locale e personale nelle stesse località. I reati contestati sono quelli di devastazione e saccheggio, oltre alla resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale.
L’attività investigativa, coordinata dal pool antiterrorismo della Procura della Repubblica di Roma, è stata condotta in stretta collaborazione dal Ros e dalla Digos di Roma, che negli ultimi mesi sono riusciti a identificare i soggetti che si erano resi responsabili delle violenze devastando numerosi istituti bancari, esercizi commerciali, Uffici del Ministero della Difesa, oltre ad avere incendiato numerose autovetture e un blindato dell’Arma dei carabinieri.
Le indagini sono state sviluppate nei confronti di soggetti inseriti all’interno dell’area antagonista e anarchica nazionale, nonché in direzione di alcune componenti provenienti dalle tifoserie ultras. Tra queste emergeva un gruppo proveniente dalla provincia di Teramo, all’interno del quale erano inseriti esponenti dell’area antagonista e di ”azione antifascista Teramo”, resisi responsabili di più azioni criminose lungo lo svolgimento del corteo e in particolare dell’assalto e dell’incendio al furgone blindato dell’Arma dei Carabinieri.
Valentina Ferrari