12enne investito a Primavalle: arrestato il pirata, è un 37enne romano

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ROMA, 20 Aprile – È stato arrestato dalla polizia il pirata della strada che ieri a Roma ha travolto un ragazzino di 12 anni, ora in gravissime condizioni. A finire in manette è stato un 37enne romano pregiudicato, rintracciato a casa della convivente.

L’incidente, in cui è rimasto gravemente ferito un giovane di 12 anni, è avvenuto alle 14 di ieri nella zona di Torrevecchia . Alcuni ragazzi, presenti all’investimento, hanno prontamente inseguito con i loro scooter l’auto coinvolta, che hanno poi perso, riuscendo tuttavia ad annotare qualche numero di targa della stessa vettura, identificata come un’Opel Agila. Così, il questore della capitale, Francesco Tagliente, aveva disposto alcuni posti di controllo nelle arterie principali intorno a via Pietro Maffi, portando gli agenti del commissariato Primavalle a rintracciare l’auto ed arrestare il 37enne, un prluripregiudicato e tossicodipendente, residente in via Sirleto. Il minorenne, soccorso da alcuni passanti e dai commercianti della strada, era stato invece trasportato in ambulanza al Policlinico Gemelli e ricoverato in gravi condizioni.

Secondo il bollettino medico del Policlinico, il piccolo Francesco ha riportato un trauma cranico di estrema gravità con ematoma subdurale e altrettanto gravi disturbi respiratori dovuti a importanti emorragie delle vie aeree superiori. Il ragazzino, che è stato immediatamente sottoposto a intervento neurochirurgico di urgenza nel tentativo di diminuire la pressione endocranica, controllare l’edema cerebrale e fermare il sanguinamento, è tuttora ricoverato in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva pediatrica in condizioni precarie. Il colpevole è stato invece accusato di lesioni personali e omissione di soccorso, e sono ancora in corso accertamenti per capire se l’uomo avesse assunto stupefacenti o fosse in stato di ebbrezza. Le prime testimonianze sul posto, parlavano inoltre di una donna a bordo dell’ Opel, e per questo è al vaglio degli inquirenti anche la posizione della convivente dell’uomo, che per giustificare la sua fuga dopo l’investimento avrebbe detto alle forze dell’ordine: “Sono uscito dal carcere sei mesi fa e non volevo ritornarci”.

Chiara Cavaterra

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