ROMA, 19 Aprile – Aveva previsto tutto ma a tradirlo sono state alcune frasi contraddittorie che ha detto. Ha chiamato il 113 denunciando una rapina a mano armata ma era solo in casa. Il protagonista è un ragazzo di 19 anni che vive in zona Spinaceto, a Roma. Il giovane ha avvertito la polizia affermando che tre uomini con l’accento dell’Europa dell’Est e incappucciati si erano introdotti a casa sua, rubando i gioielli della madre. I malviventi, a detta del ragazzo, cercavano denaro ma non avendolo al momento in casa hanno deciso di portare via i gioielli della madre.
Ma il racconto del giovane non ha convinto gli agenti della polizia del Commissariato Spinaceto, diretto dalla dr.ssa Francesca Manti. Troppe contraddizioni nel racconto e qualche particolare poco chiaro nella ricostruzione della rapina hanno destato dei sospetti negli investigatori, oltre al fatto che subito dopo la presunta rapina il giovane avesse chiamato prima della polizia la zia e la madre.
Gli agenti del Commissariato hanno cercato subito di rintracciare i gioielli presso i negozi ‘compro oro’ della zona, nel caso in cui i ladri avessero già ‘piazzato’ i preziosi. Nel corso di una delle verifiche, gli agenti hanno “chiuso” il cerchio, scoprendo la reale versione dei fatti. E’ bastata qualche domanda ed una verifica sui registri del negozio dove vengono annotate le transazioni degli oggetti ed i poliziotti sono riusciti a far luce sulla vicenda.
Infatti il ragazzo, qualche giorno prima, aveva portato i gioielli della madre al negozio sotto casa, ricavando la somma di 1200 euro. La ricevuta del pagamento e la copia del documento di identità del giovane sono state la prova di quello realmente accaduto e il poliziotti sono riusciti a far luce sulla vicenda. La “ricostruzione” dettagliata fornita nella denuncia è risultata così una macchinazione per “mascherare” la sottrazione dei gioielli. Il ragazzo, 19enne romano, è stato denunciato per ricettazione, procurato allarme, simulazione di reato e falso ideologico.
Sabrina Bachini