La rivolta dei centurioni: Colosseo nuovamente occupato

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ROMA, 12 Aprile – Prima di Pasqua i centurioni avevano occupato il Colosseo per rendere più visibile il profondo dissenso nei riguardi del provvedimento di sgombero dalle zone archeologiche romane, richiesto dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici. Questa mattina, i moderni soldati romani hanno voluto ripetere la protesta salendo sul secondo anello del monumento simbolo dell’antica Roma, a cui sono profondamente legati.

Appare chiara la loro strenua volontà di non abbandonare il Colosseo, dal quale sono stati interdetti per motivi di “decoro urbano”. Chiedono a voce alta regole certe, che garantiscano loro di continuare a lavorare nei pressi dell’Anfiteatro Flavio. Due centurioni si sono arrampicati sul secondo anello del Colosseo attirando l’attenzione della polizia municipale, che ha ne ha prontamente disposto lo sgombero. Ciò ha rappresentato la scintilla per lo scoppio di una rissa tra i vigili urbani e i manifestanti, alla quale hanno assistito dei turisti che si sono schierati dalla parte dei manifestanti. Uno di questi ultimi è stato soccorso dal 118. In seguito allo scontro, al fine di impedire un’ulteriore occupazione, i vigili si sono posizionati all’ingresso del monumento romano.

La protesta si è svolta mentre al Campidoglio si stava approvando la delibera relativa agli artisti di strada, categoria che però non comprende i centurioni. Lo ha sottolineato Dino Gasperini, assessore alla Cultura e al Centro storico di Roma, per eliminare ogni tentativo avanzato da una parte dei consiglieri del Pdl di salvare i soldati romani, facendoli comprendere tra gli artisti di strada, la cui attività è stata semplicemente regolamentata. I centurioni, esclusi quindi dal provvedimento votato in Campidoglio, in virtù invece di quanto richiesto dalla Sovrintendenza ai Beni archeologici, dovranno abbandonare le zone archeologiche, decisione alla quale non intendono rassegnarsi. L’austerità del provvedimento è espressa dallo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno, che non sembra disposto ad accettare ricatti.

Vincenza Accardi

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