ROMA, 3 Aprile – Continuano incessantemente le rapine in villa in questo periodo. Nella notte, infatti, l’ennesimo episodio che vede coinvolta una famiglia, che abita in una villa, alla periferia della capitale, nel quartiere di Prima Porta. Ormai la dinamica sembra essere sempre la stessa, calci e pugni vengono inferti alle vittime ripetutamente, ma questa volta, è stato risparmiato almeno il bambino 12 anni, componente più piccolo della famiglia colpita.
La banda composta da cinque persone, tutti con accento dell’est e con il volto coperto, si è introdotta la notte scorsa nell’abitazione in Via Casteledolo intorno alle 2,30 sfondando la porta di ingresso. I forti rumori hanno svegliato tutti, e quando la famiglia ha raggiunto il piano terra si è trovata di fronte ai rapinatori. Due malviventi erano muniti di pistola, e sotto la minaccia delle armi speravano che, il proprietario della villa, titolare di un negozio di gioielli a Ponte Milvio, li avrebbe condotti alla cassaforte nella quale speravano di trovare alcuni importanti gioielli della boutique. Cosi non è stato, in quanto in casa non c’era nessuna cassaforte.
Quando il gioielliere per più volte, ha tentato di spiegare, che la cassetta di sicurezza non si trovava all’interno dell’abitazione, la situazione è all’improvviso degenerata. I rapinatori hanno immobilizzato i coniugi e il figlio più grande 21 anni risparmiando il piccolo, ed hanno dato sfogo alla violenza, picchiando selvaggiamente con calci e pugni i tre, tutto sotto lo sguardo impotente figlioletto. Prima di darsi alla fuga la banda ha preso alcuni gioielli trovati in casa. La famiglia è riuscita a dare l’allarme ai carabinieri accorsi immediatamente sul posto.
Le vittime sono state soccorse e portate all’ospedale Sant’Andrea per lesioni. Il gioielliere è ancora ricoverato, mentre la moglie e il figlio sono stati dimessi con qualche giorno di prognosi. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia Cassia e del nucleo investigativo di Ostia.
Martina Tirico