RIGNANO FLAMINIO, 3 Aprile – 12 anni, è questa la pena che il pm Marco Mansi ha chiesto, al termine della requisitoria, per i cinque imputati nel processo per i presunti abusi subiti dai 21 bambini della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. A sei anni dall’inizio dell’indagine è arrivata la richiesta di condanna per le tre maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, per l’autore tv Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio, e per la bidella Cristina Lunerti.
Le accuse che sono state mosse ai cinque imputati sono violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. Il pm ha anche chiesto la trasmissione degli atti per procedere contro altre due maestre, contro un testimone e contro il benzinaio cingalese la cui posizione era stata archiviata nel corso delle indagini.
La richiesta di condanna a 12 anni per gli imputati è stata commentata dagli avvocati di parte civile. “Con buona pace di chi si è stracciato le vesti cercando di ridicolizzare l’inchiesta nata dalle denunce dei genitori dei bambini abusati, accogliamo con soddisfazione la ricostruzione dei fatti operata oggi dal pubblico ministero che non lascia margini di sorta per ritenere quei gravissimi fatti come non accaduti. Il processo ha dimostrato inequivocabilmente che gli abusi sono avvenuti e che sono avvenuti in orario e in ambiente scolastico. Pur non commentando le richieste di pena avanzate dal pm ci sentiamo di condividere integralmente le argomentazioni utilizzate. L’incidente probatorio – sottolineano i legali – che ha confermato gli atroci dubbi dei genitori denuncianti, rappresenta un punto fermo dal quale non si può e non si deve prescindere”.
Mariella Laurenza